Restauro: punto e da capo

Marco Dezzi Bardeschi

A cura di: Vittorio Locatelli

Restauro: punto e da capo

Frammenti per una (impossibile) teoria

Tra immagine e materia, denunciando le falsificazioni e svelando gli stupidi interessi di “restauro”, i testi che compongono la raccolta si avventurano fra centri storici e giardini, aree industriali dismesse e cittadelle del Moderno, per cercare, fra le microstorie che li abitano, le ragioni di una nuova coscienza della conservazione.

Printed Edition

32.50

Pages: 448

ISBN: 9788856807875

Edition: 8a edizione 2009

Publisher code: 491.1.1

Availability: Esaurito

Guerra ai demolitori!

L'eco del grido di Victor Hugo torna a sostenere una campagna contro il restauro giunta a un momento decisivo della sua storia. Punto e da capo. A fronte di una disciplina ormai priva di credibilità, che sotto la bandiera della salvaguardia e della trasmissione dei beni architettonici ed ambientali persegue la pratica della distruzione e della sostituzione, si rende necessario un ripensamento che investa i modi e i limiti della professione. Distinguere il restauro dalla conservazione significa porre fine a un tradimento volto a riscrivere continuamente la storia secondo consolatorie semplificazioni mentali.

Tra immagine e materia, denunciando le falsificazioni e svelando gli stupidi interessi di "restauro", i testi che compongono la raccolta si avventurano fra centri storici e giardini, aree industriali dismesse e cittadelle del Moderno, per cercare, fra le microstorie che li abitano, le ragioni di una nuova coscienza della conservazione.

Marco Dezzi Bardeschi, ingegnere e architetto, è ordinario di restauro architettonico alla Facoltà di architettura del Politecnico di Milano, dove ha fondato e diretto il Dipartimento per la conservazione delle risorse architettoniche ed ambientali. Lavora costantemente alla necessaria verifica di cantiere nei numerosi progetti di conservazione elaborati e portati a termine.

Vittorio Locatelli, architetto, collabora all'attività didattica nel corso di Storia della critica e della letteratura architettonica alla Facoltà di archittetura del Politecnico di Milano.

Nota e istruzioni (una generazione dopo),
di Vittorio Locatelli
Tabella dei percorsi trasversali
RESTAURO: PUNTO E DA CAPO
Piccolo breviario portatile di architettura (quasi un'introduzione)
1. La materia e il tempo,ovvero la permanenza e la mutazione
I. Firenze, Fortezza da Basso. Piccola storia confusa di un amore contrastato (autodafé)
2. Restauro: costruire, distruggere, conservare
II. Certaldo, palazzo Giannozzi. Saper conservare per poter innovare
3. Dal restauro alla conservazione
III. Ravenna, Biblioteca Classense. "Il mondo in azione": fabbriche di terra, fabbriche d'aria
4. La conservazione del costruito, i materiali e le tecniche
IV. Milano, palazzo della Ragione. La fabbrica e il suo fantasma
5. Conservare, non manomettere l'esistente: l'insostenibile "sacrificio" di Paolo Marconi
V. Piacenza, palazzo Gotico. Gotico, neogotico, ipergotico
6. Quindici anni dopo: la Carta di Venezia alle corde
VI. Venezia "restaurata"
7. Pratica della conservazione e cultura materiale: dalle tecniche di riconoscimento ai cantieri sperimentali
VII. Firenze. Tanto rumore per nulla
8 Permanenza e rinnovo: verso un cantiere d'intervento sul costruito
VIII Crema, S. Domenico. Innovazione e conservazione:, una riflessione sui valori d'uso
9. Archeologia della fabbrica e cultura materiale: immagine, realtà, destino
IX Siena, S. Maria della Scala. Conoscere per progettare: l'architetto e i segni del tempo
10. Il futuro della fabbrica
X. Santa Croce sull'Arno, Pisa. I luoghi disadorni del Minotauro
11. Il contributo della chimica alla cultura della conservazione
XI. Stoccarda, Weissenhof. Conservare, non riprodurre il moderno
12. Intervento restaurativo e architettura moderna
XII. Bruxelles. Il diritto di replica
13. La nuova conservazione e il destino dell'esistente
XIII. Firenze, Santa Croce. Un piano senza memoria
14 La carta italiana dei giardini storici, otto anni dopo
XIV. Pienza. Il gioco del Rinascitnento
15. Anatomia del disastro: analisi e tecniche d'intervento
XV. Ravenna, zona Dantesca e largo Firenze. Oltre la
scena: negli orti nella memoria
16. Centri storici: ultimo atto o comica finale?
X VI. Parigi, les Halles. La macchina armoniosa dei quattro movimenti
17. Limiti e modi della conservazione
X VII. Bologna, area della ex Manifattura Tabacchi. L'esistente come risorsa
18. Semplice/Compiesso/lrriproducibile: verso nuove disciplinarità
XVIII. Sovere (Bergamo), palazzo Bottaini. Interiors, gruppi di famiglia in un interno
Delle difficoltà, ormai storiche, del "restauro"
Fonti bibliografiche
Indice dei nomi


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