Libri di scuola e mercato editoriale

Giorgio Chiosso

Libri di scuola e mercato editoriale

Dal primo Ottocento alla Riforma Gentile

Ritenuti a lungo prodotti editoriali di nessun rilievo e utili solo a far soldi, i libri scolastici sono in realtà «oggetti» assai complessi, che raccontano l’idea di educazione propria di una società. Attraverso alcuni significativi sondaggi, il volume si sofferma sul graduale sviluppo dell’editoria per la scuola, a partire dalla nascita delle prime case editrici specializzate nel Piemonte preunitario.

Edizione a stampa

27,00

Pagine: 230

ISBN: 9788820421748

Edizione: 3a ristampa 2023, 1a edizione 2013

Codice editore: 1615.61

Disponibilità: Buona

Sepolti e dimenticati nei sotterranei delle biblioteche, ritenuti a lungo prodotti editoriali di nessun rilievo e utili solo a far soldi, i libri di scuola da qualche decennio si stanno prendendo una bella rivincita. Storici, linguisti, pedagogisti, studiosi dell'editoria, organizzatori museali hanno cominciato a rivalutarli come importanti documenti per meglio conoscere eventi e mentalità di un passato più o meno recente.
Gli studi intrapresi sull'editoria per la scuola - che hanno consentito di farla uscire da un lungo oblio - ci dicono che solo apparentemente si tratta di libri talmente familiari da apparire addirittura scontati.
Un esame attento ce li restituisce, invece, come "oggetti" assai complessi: prodotti editoriali sofisticati e di fattura impegnativa intorno a cui girano investimenti economici cospicui ieri come oggi, preziosi documenti che si rivelano una miniera di informazioni e dati. Posti all'intersezione di cultura, politiche educative e editoria, i libri scolastici hanno infatti molte cose da raccontare. Le loro pagine - quelle di un sillabario come quelle di un testo liceale - veicolano non solo nozioni preordinate (una materia presentata in funzione di un livello scolastico), ma anche modi pensare, stili di vita, visioni del mondo, in una parola l'idea di educazione propria di una società. Attraverso alcuni significativi sondaggi l'Autore si sofferma sul graduale sviluppo dell'editoria per la scuola, a partire dalla nascita delle prime case editrici specializzate nel Piemonte preunitario, con particolare attenzione ai libri di lettura per le classi elementari, alla manualistica per l'istruzione classica, ai libri ricreativi e ai prodotti spesso commercializzati a fianco dei libri di testo (arredi, carte geografiche, alfabetieri, pallottolieri) per dedicarsi, infine, al fenomeno della stampa destinata agli insegnanti e, in specie, ai maestri.

Giorgio Chiosso insegna Pedagogia Generale e Storia della Pedagogia nell'Università degli Studi di Torino. È autore di numerosi saggi sulla storia educativa tra Otto e Novecento (il più recente: Alfabeti d'Italia, 2011). Ha diretto due importanti ricerche nazionali sull'editoria scolastica confluite nei volumi Teseo (2003) e Teseo '900 (2008).



Introduzione
Tipografi e librai per la "gioventù studiosa" nel Piemonte preunitario
("Il parlare di educazione era divenuta una moda universale; Maestri capaci e libri di testo adeguati; Il libro di scuola come affare lucroso; Tra gli scaffali di una libreria degli anni '30; Dal libro per la "gioventù studiosa" al manuale scolastico; "Unità di spirito, di scopo e di dottrina"; L'emergere dei primi editori specializzati; Un mercato ormai pronto per l'editoria scolastica)
Libri, editori e scuola a Torino nel secondo Ottocento
(Un libro poco amato da Benedetto Croce; La diffusione del modello educativo subalpino; Voci di un nuovo clima culturale; La sfida tra retorica e filologia; Altri circuiti editoriali. La Tipografia e Libreria Salesiana; Il caso della casa editrice Paravia)
La formazione del piccolo italiano nei libri di lettura
(Una cartella piena di libri (ma solo sulla carta); Un libro dallo "stile semplice, naturale, ameno e quindi efficacissimo"; Diventare italiani attraverso la conoscenza della lingua; La Patria come estensione della vita familiare e del borgo natio; La concezione "materna" dell'Italia; Tra self-helpismo e sogni di grandezza nazionale)
L'editoria per la scuola classica (1861-1915)
(La "decadenza degli studi classici"; Il libro scolastico tra libertà e controllo; "Agli scolari, prima spesa e poi impaccio"; Il predominio di Torino e Firenze; I testi più diffusi; L'editoria delle scuole confessionali; Lo sviluppo dell'editoria scolastica tra i due secoli)
Non solo libri scolastici. Arredi, sussidi, altri libri
(Il commercio del materiale didattico; I libri di lettura amena; L'editoria tra scuola e università; L'editoria universitaria "ufficiale"; Dallo scolastico all'università; Dall'università alla scuola; L'editoria di alta cultura ad uso universitario)
L'editoria scolastica prima e dopo la riforma Gentile
(Una riforma per "sconfiggere Caporetto"; "Giudizio Commissione est ispirato massima indulgenza"; Una nuova geografia editoriale; I "lombardiani" e l'editoria per la scuola elementare; Il libro di testo secondo Lombardo Radice; I "lombardiani" nelle redazioni scolastiche; La nuova produzione per l'istruzione secondaria)
I giornali per gli insegnanti dall'Unità al Fascismo
(Una soluzione di emergenza; La stampa scolastica in Europa; I periodici per la scuola nelle statistiche dell'Ottino; Nuovi orizzonti per i giornali scolastici; I periodici per altre categorie di insegnanti; Giornali e riviste a fine secolo; Dall'artigianato alla imprenditoria editoriale e la persistenza di voci locali; La fine della libera stampa scolastica)
Indice dei nomi.

Potrebbero interessarti anche