Le politiche sociali e sanitarie stanno affrontando la sfida del cambiamento in un contesto reso particolarmente difficile dalla crisi economica: il rischio sembra essere quello di ridurre i servizi alla persona e i diritti sociali connessi al vecchio modello del Welfare State. In Italia sono i sistemi sociosanitari regionali ad essere al centro di dinamiche complesse tra scarsità di risorse, riorganizzazione delle competenze, strategie di governance e connessione con le istanze più innovative della società civile. Questo volume, che giunge al termine di una lunga ricerca empirica, intende esplorare alcune forme originali di innovazione sociale che traggono ispirazione dalle forme di auto-mutuo aiuto. Il nuovo mutualismo che emerge non si configura come ritorno, obtorto collo, al mutuo soccorso dei secoli passati in seguito alla crisi del Welfare State, quanto come riconoscimento della capacità dei cittadini di partecipare ai processi di programmazione delle politiche. In particolare, questo studio si concentra su un modello sui generis, unico in Italia, come quello lombardo di "quasi mercato": il più recente processo di riforma avviato in questo contesto subnazionale dimostra come la sola logica dell'efficienza aziendale o la presunta capacità della "mano invisibile" del mercato di regolare domanda e offerta, non sembrano adeguate a un nuovo scenario in cui i cambiamenti sociodemografici impongono un ripensamento di tutto il sistema delle cure. La prevalenza di patologie croniche e delle disabilità costringono a rivedere il modello nella direzione di un paradigma capace di rendere maggiormente autonomi i cittadini, piuttosto che dipendenti da un complesso sanitario e tecnologico sempre più sviluppato. L'esperienza dei gruppi di auto-mutuo aiuto nel campo della salute, ma non solo, sembra quindi suggerire una forma di collaborazione a livello locale tra diverse competenze per valorizzare anche le capacità di chi viene visto semplicemente come portatore di bisogno.

Michele Marzulli, dottore di ricerca in Sociologia e metodologia della ricerca sociale, insegna Sociologia generale presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell'Università Cattolica. Oltre all'attività didattica, svolge un'attività di ricerca nel campo del welfare, con particolare riferimento ai sistemi sociosanitari regionali.