LIBRI DI CARLO CIPOLLI

La ricerca ha estratto dal catalogo 21 titoli

Alessandro Antonietti, Carlo Cipolli, Rossana De Beni, Anna Maria Della Vedova, Santo Di Nuovo, Mario Fulcheri, Gianbattista Guerrini, Luciano Peirone, Alessandro Porro, Pietro Vigorelli

Carlo Cristini: un ricordo a pi&ugrav

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 4 / 2021

L’articolo ricostruisce il contributo alla psicologia di Carlo Cristini. In particolare si mettono in evidenza gli apporti allo studio dell’invecchiamento sano e patologico, alla formazione degli operatori e dei caregiver degli anziani e allo scambio inter-disciplinare. Viene sottolineato l’approccio volto a valorizzare le risorse dell’anziano e a riconoscere l’unicità dell’individuo. Si ricorda infine l’opera sul piano istituzionale.

Carlo Cipolli, Vincenzo Natale

Il laboratorio di psicofisiologia del sonno e del sogno

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 2 / 2021

Renzo Canestrari fondò l’Istituto di Psicologia dell’Università di Bologna e lo diresse per oltre 20 anni, durante i quali indirizzò varie linee di ricerca sull’adulto. Assegnò due ambienti al laboratorio del sonno per ricerche su struttura, variazioni circadiane e attività mentali durante il sonno (AMS). Dal 1967 Piero Salzarulo studiò l’influenza della deprivazione sensoriale e dei ritmi circadiani sulle caratteristiche neurofisiologiche del sonno, mentre Marino Bosinelli analizzò le caratteristiche percettive ed emozionali delle AMS soprattutto in addormentamento. Canestrari sostenne costantemente le ricerche con risorse umane, finanziarie e tecnologiche, per cui Salzarulo e Bosinelli poterono organizzare due gruppi di giovani ricercatori. Vennero così individuate le variazioni stadio- e ciclo-dipendenti nei contenuti e nella struttura delle AMS, il funzionamento dei processi cognitivi coinvolti nell’elaborazione delle AMS, l’accesso alle fonti mnestiche trasformate in contenuti di AMS. I progetti di ricerca dei due gruppi, realizzati con approcci cognitivi distinti ma complementari alle AMS, hanno avuto ampia risonanza internazionale e sono stati considerati come i più sistematici realizzati negli anni ’70 e ’80 al di fuori degli USA. Nel laboratorio sono tuttora attive le linee originarie di ricerca, unitamente alla cronopsicologia del sonno.

Carlo Cipolli, Pio Enrico Ricci Bitti

La nascita e lo sviluppo della Psicologia nell’Università di Bologna dal 1950

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 2 / 2021

Renzo Canestrari (1924-2017) è stato uno dei più prestigiosi psicologi italiani del XX secolo. È stato professore ordinario di Psicologia (poi Psicologia generale) nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dal 1960 al 1999. Laureato in Pedagogia nel 1946 e in Medicina e Chirurgia nel 1951, ha effettuato un’attività di ricerca in vari ambiti della psicologia sperimentale ed evolutiva, ovvero la percezione visiva (utilizzando paradigmi della psicologia della Gestalt e del funzionalismo) e il funzionamento dei processi cognitivi ed emozionali nei bambini e negli adolescenti. Ha esercitato anche un ruolo importante nella promozione di studi collaborativi (condotti con metodiche diagnostiche, psicometriche e strumentali) tra psicologi e clinici medici sulle relazioni tra stress e sintomi di varie patologie psicosomatiche, favorendo in tal modo la crescita della Psicologia Clinica nelle Facoltà italiane di Medicina e Chirurgia. Fin dagli ultimi anni ’60 ha fornito a molti giovani ricercatori collaboratori l’opportunità di fare ricerca nel suo Istituto di Psicologia, nel quale vi era un numero rilevante di laboratori per la ricerca sperimentale e di ambulatori per attività diagnostiche e psicoterapiche su bambini e adolescenti. Il risultato più importante della sua lunga attività didattica è stato l’inserimento della Psicologia generale e della Psicologia clinica nel core curriculum della laurea magistrale in Medicina e Chirurgia e nelle lauree delle professioni sanitarie.

Carlo Cipolli, Vincenzo Natale, Pio Enrico Ricci Bitti, Nicolino Rossi

Le radici del Dipartimento di Psicologia "Renzo Canestrari": documenti per una memoria collettiva

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 2 / 2021

Renzo Canestrari (1924-2017) è stato uno dei più illustri psicologi italiani ed ha dato un contributo decisivo alla rinascita della psicologia in Italia nel secondo dopoguerra. Laureato in Pedagogia e in Medicina e Chirurgia, è stato professore ordinario di Psicologia nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna dal 1960 al 1999. Ha fondato l’Istituto (poi Dipartimento) di Psicologia negli anni ’60, all’interno del quale ha promosso lo sviluppo di molteplici aree di ricerca di psicologia sperimentale, clinica e applicata. Queste linee sono state successivamente sviluppate dagli allievi, molti dei quali hanno raggiunto posizioni importanti in numerose università italiane. In occasione dell’intitolazione del Dipartimento di Psicologia a suo nome, numerosi allievi hanno progettato di ricordare gli esordi e i successivi sviluppi dei suoi contributi in molteplici aree di ricerca. Questo numero di Ricerche di Psicologia intende essere sia un segno di gratitudine sia uno stimolo per la raccolta di ulteriori documentazioni e per approfondimenti storiografici sulla diffusione e affermazione della psicologia in ambito universitario e in altri ambiti della società italiana nella seconda metà del XX secolo.

Marcello Cesa-Bianchi (1926-2018) è stato professore ordinario di Psicologia generale per 40 anni nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Statale di Milano. Una parte rilevante della sua attività istituzionale è stata indirizzata alla valorizzazione delle funzioni didattiche delle discipline psicologiche nellaformazione degli studenti dei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia. Questo obiettivo è stato perseguito fin dagli anni ’70, in parallelo con a) l’evoluzione delle competenze richieste ai nuovi medici dal nuovo approccio centrato sul paziente in medicina, b) l’incremento di complessità delle attività cliniche all’interno degli ospedali generali, c) l’armonizzazione dei corsi di studio per la formazione dei medici come presupposto per la loro libera circolazione negli stati aderenti alla Comunità (poi Unione) Europea.L’avvio di questo processo di armonizzazione, all’inizio degli anni ’80, fornì l’opportunità di coordinare le indicazioni derivate da esperienze didattiche innovative realizzate in alcune facoltà mediche (in particolare, nelle Università di Milano Statale, Bologna, Napoli Federico II) e di presentarle alle commissioni ministeriali impegnate prima nella revisione dell’ordinamento didattico del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1986 (la cosiddetta Nuova Tabella XVIII) e nel suo adeguamento nel 1996, e poi al definitivo ordinamento, nell’ambito della generale riorganizzazione degli studi universitari disposta dal Decreto Legislativo n. 509 del 1999.Per stimolare le innovazioni nella didattica delle discipline psicologiche e la presentazione di proposte ufficiali per le modifiche degli ordinamenti didattici prima del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e poi di tutti i corsi di laurea e laurea specialistica dell’area sanitaria Cesa-Bianchi promosse numerosi convegnia partire dal 1986 e la costituzione del Collegio dei docenti e ricercatori di discipline psicologiche nelle Facoltà di Medicina e Chirurgia nel 1993. Attraverso questo organismo vennero elaborate e presentate ufficialmente le proposte che hanno portato ad inserire definitivamente la psicologia generale tra le discipline per la formazione di base del medico e dei laureati delle professioni sanitarie, e la psicologia clinica tra le discipline caratterizzanti per gli stessi corsi di studio. Un risultato altrettanto importante e duraturo è stato l’inserimento di specifiche competenze professionali (comunicative relazionali) da acquisire attraverso le discipline psicologiche.

Alessandro Antonietti, Carlo Cipolli

Pensiero, immagini mentali e creatività in diversi stati di vigilanza: il contributo della scuola di Marcello Cesa-Bianchi

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 1 / 2021

Marcello Cesa-Bianchi ha svolto un ruolo importante nel favorire gli studi sperimentali degli psicologi italiani sulla funzione delle immagini visive all’interno del processo di pensiero creativo durante i diversi stati di vigilanza (veglia vigile, veglia rilassata, rêverie, addormentamento e sonno REM). Egli era partitodalla constatazione che la ricerca di soluzioni innovative per nuovi problemi artistici, scientifici o di vita quotidiana richiede una ricombinazione flessibile e creativa di alcune conoscenze pregresse. Questo articolo riporta le prove sperimentali a sostegno sia dell’assunto che le immagini mentali generate e trasformate intenzionalmente possono facilitare la soluzione dei problemi, sia delle successive ipotesisu come le strategie innovative e intuitive di manipolazione delle immagini mentali possano operare durante la veglia e altri stati di vigilanza. Dopo aver delineato sinteticamente i risultati degli studi in condizioni di veglia a sostegno di una stretta relazione tra la capacità di manipolare mentalmente le immagini in modo olistico e il pensiero creativo, vengono riportati i risultati di vari studi recenti i quali mostrano che l’intuizione (insight) che preannuncia la soluzione può avvenire durante il sonno così come nell’addormentamento, nella veglia rilassata e nella rêverie (mind wandering). Tutti questi stati di vigilanza favoriscono sia la diffusione dell’attivazione di nuclei di conoscenza episodica e semantica nelle reti associative (coinvolte anche nella produzione di sogni durante il sonno), sia la ristrutturazione della rappresentazione del problema attraverso il trasferimento di relazioni tra diversi tipi di informazioni. Soprattutto il sonno REM può funzionare come un periodo di incubazione in grado di aumentare i tassi di soluzione di compiti come la scoperta di regole matematiche nascoste e la risoluzione di anagrammi.Quasi tutti i risultati sperimentali confermano l’idea che un periodo di sonno – così come di veglia rilassata, rêverie o addormentamento – facilita la soluzione di problemi indipendentemente dalle loro caratteristiche artistiche, scientifiche o di vita quotidiana.

Carlo Cristini, Alessandro Porro

Le capacità di recupero dell'anziano.

Modelli, strumenti e interventi per i professionisti della salute

Il volume affronta la complessa e variegata realtà della vecchiaia e dei suoi interpreti: gli indugi e le avversità, le aperture e le realizzazioni del vivere, le limitazioni, le difficoltà, il declino del corpo e della mente. Un testo utile per studenti, ricercatori, professionisti della salute e per quanti intravedono nella vecchiaia una continua sfida, analisi e comprensione della vita.

cod. 1222.136

Carlo Cristini, Marcello Cesa-Bianchi

Fragilità e affettività nell'anziano

Un quadro complessivo delle problematiche in campo gerontologico e geriatrico. Un utile strumento per studenti, ricercatori, professionisti della salute e per quanti vogliano avvicinarsi, approfondire e comprendere meglio la realtà e il vissuto degli anziani.

cod. 1222.144

Carlo Cipolli, Giovanni Tuozzi

Sonno, ritmi circadiani e processi di memoria nell’anziano

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 2-3 / 2012

L’invecchiamento e caratterizzato da varie modificazioni della qualita e dell’architettura del sonno, in particolare la frammentazione del sonno, la diminuzione della proporzione di sonno lento e di sonno REM, la sonnolenza diurna e la disorganizzazione della regolazione circadiana del ritmo sonno-veglia. Queste modificazioni, presenti da sole o in combinazione con specifici disturbi del sonno, sono spesso associate a un deterioramento delle funzioni cognitive, in particolare la memoria sia dichiarativa che non-dichiarativa. Alcune strategie di stabilizzazione della ritmicita circadiana della qualita del sonno, basate su metodiche comportamentali di "igiene del sonno", sono abbastanza efficaci per il recupero della qualita del sonno e, in via mediata, dell’efficienza cognitiva negli anziani sia in regime familiare che, soprattutto, in regime residenziale.

Carlo Cristini, Carlo Cipolli

Comunicare con l'anziano

Un testo per studenti, ricercatori, professionisti della salute e per quanti considerano gli strumenti della comunicazione, dell’ascolto e della comprensione come supporti tecnici indispensabili per superare le barriere create nella relazione con e per gli anziani dalle differenze di mentalità, costumi, tradizioni, linguaggi, comportamenti, modelli di pensiero.

cod. 1222.141

Donatella Cavanna, Alessandro Salvini

Per una psicologia dell'agire umano.

Scritti in onore di Erminio Gius

Il volume traccia una linea di lettura di fenomeni e problemi socialmente rilevanti, considerati nel loro rapporto con il soggettivo, ma visti anche in stretta relazione con la dimensione storica e sociale. La consapevolezza che nessuna disciplina, per quanto evoluta, può vantare un sapere prevalente ed esaustivo, né imporre le proprie teorie e metodi come unici ed esclusivi, ripropone le attese del grande umanesimo moderno, insieme agli insegnamenti della migliore filosofia mitteleuropea.

cod. 1243.56

Carlo Cristini, Antonietta Albanese

Il viaggio verso la saggezza.

Come imparare a invecchiare

Una serie di contributi che sottolineano l’importanza della formazione, dell’apprendimento, della memoria, della salute, della creatività, dell’esercizio, dell’ambiente, della ricerca nel procedere verso un invecchiamento forte e sereno, fiducioso e consapevole. Un testo per professionisti della salute, studenti, ricercatori, ma anche per quanti nell’invecchiare colgono un’ulteriore opportunità di crescita e di apprendimento.

cod. 1222.133

Carlo Cipolli, Claudio Campi, Giovanni Tuozzi

Modificazioni del sonno e processi di memoria nell'anziano

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 1-2 / 2008

Modificazioni del sonno e processi di memoria nell'anziano Aging is accompanied by changes in the sleep quality, quantity, and architecture. The main changes are a measurable decrease in the ability to initiate and maintain sleep accompanied by a decrease in the proportion of the deeper, more restorative slow-wave sleep and REM sleep in the healthy elderly. Impaired ability to initiate and maintain adequate sleep may be a marker of increased neurocognitive dysfunction. Given the well-established relationship between the characteristics of sleep and the off-line consolidation of new information in memory, there is increasing interest to ascertain how age-related changes in sleep architecture modify this process with respect to the type of information (declarative and procedural). Recent experimental and clinical investigations on this issue converge to indicate that the consolidation function of sleep decreases progressively in physiological aging (and early for procedural compared with declarative knowledge) and abruptly in pathological aging, which is often accompanied by sleep disorders.

Santo Di Nuovo, Giovanni Sprini

Teorie e metodi della psicologia italiana: tendenze attuali.

In memoria di Angelo Majorana, psicologo in terra di confine

Un omaggio ad Angelo Majorana, professore di Psicologia nelle Università di Catania e Roma, tra gli ultimi grandi “vecchi” della psicologia italiana. Il volume raccoglie testi che spaziano dalla ricerca sperimentale sui processi cognitivi ed emotivi allo studio dei fenomeni sociali e del ciclo di vita, dall’approccio clinico-terapeutico a quello di comunità…

cod. 1240.312

Carlo Cipolli, Alberto Silvestri

Comunicazione e sistemi

Un approccio interdisciplinare all'interazione umana

cod. 1240.49