BOOKS BY ELVIRA CICOGNANI

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Caterina Arcidiacono, Norma De Piccoli

Psicologia di comunità

Volume I. Prospettive e concetti chiave

Il manuale, coniugando teoria, pratica ed etica secondo una prospettiva ecologico-sistemica, presenta gli elementi distintivi della psicologia di comunità. Un testo rivolto a studenti e studentesse sia dei corsi di laurea in psicologia, sia di altri ambiti disciplinari, e a tutti i/le professionisti/e che agiscono per lo sviluppo del benessere nei e dei contesti, integrando il cambiamento individuale con la trasformazione contestuale.

cod. 1240.1.84

Irene Barbieri, Gabriele Prati, Cinzia Albanesi, Christian Compare, Elvira Cicognani

Il ruolo delle partnership nella promozione della salute delle comunità

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 2 / 2020

L’attivazione di partnership è da tempo riconosciuta come una componente centrale degli interventi di promozione della salute. Una questione ancora aperta riguarda come valutare la qualità del lavoro di partnership e i processi che lo rendono efficace. L’obiettivo di questo con-tributo consiste nell’esplorare se il tipo di ruolo e di contributo dato dai/alle partecipanti all’interno del programma "Guadagnare salute nei contesti di comunità" della regione Emilia Romagna (2014-2016) influisca sull’efficacia del lavoro di partnership. È stato somministrato un questionario a un campione di 238 persone (65,4% donne, età media = 51,13 anni). I risultati evidenziano che i ruoli assunti e le tipologie di contributo offerto dai/alle partecipanti influi-scono sull’efficacia della collaborazione; in particolare, sulla qualità percepita del lavoro di partnership, il senso di comunità e l’empowerment.

Davide Mazzoni, Linda Marchetti, Cinzia Albanesi, Elvira Cicognani

L’uso di T-LAB in psicologia della salute. Una rassegna della letteratura

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 2 / 2018

Negli ultimi decenni, la ricerca psicologica si è avvalsa sempre di più di strumenti informatici per la statistica testuale. T-LAB rappresenta un esempio di software modulare, costituito da un insieme di strumenti linguistici, statistici e grafici per l’analisi dei testi. Il software include un cospicuo numero di funzioni e negli ultimi anni è diventato più popolare in diverse discipline scientifiche. Tuttavia, ad oggi non esistono delle indicazioni stringenti e specifiche rispetto al suo possibile impiego in psicologia della salute, poiché esso dipende principalmente dalla domanda di ricerca, dal modello teorico di riferimento e dal tipo di materiale utilizzato. Obiettivo del presente studio era quello di indagare le prassi di applicazione del software nel campo della psicologia della salute. Tramite una rassegna degli articoli pubblicati dal 2004 al 2016 in importanti riviste di questo settore (Psicologia della Salute, Journal of Health Psychology, Psychology Health & Medicine, Health Psychology Open), sono stati individuati 17 articoli (full-text) che si sono avvalsi del software T-LAB. I risultati mostrano una tipologia molto varia di materiali testuali analizzati. Molte delle ricerche in esame avevano un obiettivo di carattere esplorativo (coerente con un approccio qualitativo) e si è avvalsa di un numero limitato di funzioni rispetto a quelli disponibili in T-LAB. La discussione dei risultati fornisce alcune utili indicazioni sul valore aggiunto derivante dall’utilizzo di strumenti per l’analisi automatica dei testi e suggerimenti per gli sviluppi futuri.

Davide Mazzoni, Marinella Laghi, Elvira Cicognani

Qualità della vita e fattori psicosociali nei pazienti con insufficienza renale

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 3 / 2013

Il disturbo renale e i relativi trattamenti possono compromettere le attività quotidiane dei pazienti; tuttavia non è ancora chiaro l’impatto che essi producono sulla qualità della vita (QoL) e il ruolo giocato dai processi psicosociali. Il primo obiettivo di questo lavoro era valutare, mediante questionario selfreport, la QoL (misurata con il WHOQOL-Breve) e il benessere psicologico di un campione di pazienti con insufficienza renale cronica in rapporto ad alcune variabili sociodemografiche (genere, età) e alla condizione terapeutica (emodialisi, dialisi peritoneale, post-trapianto). In secondo luogo, nei pazienti in dialisi si voleva verificare l’impatto di alcune variabili psicosociali, quali le rappresentazioni della malattia, le strategie di coping e la rete sociale supportiva, sulla QoL e sul benessere psicologico. Il campione è composto da 104 pazienti in dialisi (emodialisi e peritoneale) e 34 che hanno ricevuto il trapianto di reni. I pazienti dializzati evidenziano livelli di QoL inferiori a coloro che hanno ricevuto un trapianto di rene, in diverse aree della QoL, mentre le differenze in base al tipo di dialisi non risultano statisticamente significative. I risultati indicano che, nei pazienti in dialisi, una visione della malattia come controllabile, l’uso di stili di coping attivi e la percezione di un’ampia rete sociale supportiva sono fattori che favoriscono la QoL. I risultati dello studio hanno importanti implicazioni sul versante clinico e della prevenzione.

Alessia Brodo, Elvira Cicognani

Troppo vicini? I rapporti di vicinato tra conflittualità e risorsa sociale

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 2 / 2012

I conflitti che nascono nell’ambito delle relazioni di vicinato rappresentano un problema che pone diverse "sfide" agli psicologi di comunità interessati a promuovere la buona convivenza fra i cittadini, obiettivo centrale delle politiche di inclusione sociale e di contrasto alla povertà e alla marginalità sociale. Nel presente contributo, dopo aver discusso brevemente le ricerche sulle relazioni di vicinato, viene descritto un intervento di mediazione sociale realizzato nel territorio di Cesena volto a gestire e prevenire i conflitti, presentando i dati di una ricerca effettuata per valutare i bisogni del territorio e l’impatto dell’intervento effettuato.

Eleonora Vivo, Davide Mazzoni, Pamela Monteverdi, Elvira Cicognani

Stili di assunzione e motivazioni all’uso di alcol in un gruppo di studenti universitari italiani. Uno studio qualitativo

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 1 / 2012

L’abuso di alcol espone i giovani a numerosi rischi di natura sociale e psicofisica. L’obiettivo della presente ricerca era approfondire le motivazioni alla base dell’assunzione di alcol e i profili di consumo in un gruppo di studenti universitari italiani. Sono state condotte trentaquattro interviste con studenti di sesso maschile e femminile, di età compresa tra i 19 e i 25 anni. Sul materiale testuale è stata effettuata l’analisi qualitativa ispirata alla grounded theory. I risultati evidenziano la presenza di molteplici motivazioni (gestire emozioni negative, ricercare sensazioni, motivazioni sociali, ricerca del gusto, richiamo culturale/ identitario, rimedio rispetto ad altre sostanze) e di diversi pattern di consumo che variano in funzione della condizione residenziale (fuorisede, residente, pendolare), dell’anno di corso, del genere, della rappresentazione del divertimento (convivialità, sregolatezza) costruita all’interno del gruppo di amici e del significato che l’alcol assume nel contesto specifico. Alla luce della letteratura psicosociale, questi risultati sottolineano il ruolo giocato dal contesto universitario nel modulare il consumo di alcolici fra gli studenti.

Paola Marmocchi

Nuove generazioni.

Genere, sessualità e rischio tra gli adolescenti di origine straniera

Una questione che diventerà sempre più centrale nel futuro delle nostre istituzioni del welfare – impegnate a gestire le situazioni e richieste dei “nuovi cittadini” – e che rappresenta un elemento cruciale di sfida e cambiamento della società italiana: i comportamenti a rischio degli adolescenti di origine straniera. Un testo utile per operatori sociali e sanitari, educatori, insegnanti, responsabili di servizi, studenti di psicologia, antropologia, scienze della formazione.

cod. 1144.1.25

Michele Sanza, Elvira Cicognani

Le rotte del divertimento e il consumo di sostanze psicoattive.

Nuovi comportamenti, interventi di prevenzione e di riduzione dei rischi

I risultati di una ricerca, che ha coinvolto oltre 10.000 giovani, sul rapporto tra droghe legali e illegali e gli spostamenti compiuti per raggiungere i luoghi del divertimento. Un utile strumento di approfondimento per operatori dei Servizi delle Dipendenze, ricercatori, insegnanti, educatori ed enti di programmazione che si cimentano col tema della prevenzione dei comportamenti a rischio dei giovani.

cod. 1350.38

Bruno Porretta, Elvira Cicognani, Bruna Zani

Scopi di vita e uso di sostanze psicoattive fra gli studenti universitari

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 3 / 2010

La ricerca indaga, in un campione di studenti universitari, la relazione tra utilizzo di sostanze psicoattive e scopi di vita (strivings, Emmons, 1986). L’ipotesi era che le sostanze siano considerate un fattore che facilita il raggiungimento di alcuni tipi di scopi, in particolare quelli relativi all’area delle relazioni sociali e del benessere. Il campione è costituito da 698 studenti universitari (di cui il 37.8% maschi) iscritti a diversi anni di corso. I risultati hanno evidenziato un maggiore consumo di sostanze da parte dei maschi, degli studenti fuori sede e un incremento del consumo durante gli anni universitari. Il consumo di alcolici è ritenuto facilitare il raggiungimento degli scopi di natura sociale (es. conoscere persone nuove, sentirsi adeguato nelle situazioni di gruppo), mentre l’utilizzo di hashish/ marijuana è associato al raggiungimento degli scopi di vita riferiti alla crescita personale e al benessere psicologico.

Elvira Cicognani, Giovanna Petrillo

Presentazione

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 2 / 2009

HIV prevention with "at risk" adolescents: how to "reach" and "involve" young people in extra-school contexts? - The paper discusses the issue of the difficulty to reach and involve the targets of preventive interventions, by taking as example a HIV prevention intervention aimed at out-ofschool adolescents and young people. Keywords: prevention, HIV, adolescents, action research, evaluation

Costantino Cipolla, Antonio Maturo

Scienze sociali e salute nel XXI secolo.

Nuove tendenze, vecchi dilemmi?

L’opera, esito del convegno internazionale “Scienze sociali e salute nel XXI secolo: nuove tendenze, vecchi dilemmi?” dedicato ai primi cinque anni di vita della rivista Salute e Società, presenta i contributi di vari studiosi su tematiche inerenti la prevenzione, l’assistenza, l’organizzazione e la valutazione degli interventi sulla malattia.

cod. 1341.1.15

Elvira Cicognani, Claudia Pirini

Partecipazione sociale, senso di comunità e benessere:una ricerca con studenti universitari

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 1 / 2007

The aim of this research was to investigate the role of social participation, sense of community, social support and some personal variables (self-esteem, self-efficacy) in enhancing subjective and social well-being in a sample of university students. Of particular interest was the specific contribution of personal and social variables in affecting the two dimensions of well-being. A questionnaire was submitted to a sample of 200 students, male and female, of different ages. Results confirmed that social well-being is positively affected by social participation and sense of community, whereas subjective well-being is influenced by self-esteem and perceived social support from more intimate relationships. Levels of well-being and perceived friend support are higher among students who come from other regions and live in the town during the period of classes.

Bruna Zani, Elvira Cicognani

Autoefficacia e comportamenti a rischio: una ricerca con adolescenti

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 3 / 2006

Aim of the research was to investigate the adoption of some health risk behaviours (driving behaviours, smoking, drinking alcohol, substance abuse, unprotected sexual behaviours), in a sample of students of the area of Bologna, and the differences according to age, gender, type of school and nationality (Italian vs immigrants). Of interest was the relationship between such behaviours and perceived self-efficacy (emotional, social, regulatory and general self-efficacy). A questionnaire was submitted to 1.130 students attending 16 different high schools and 4 vocational courses. Results indicate an important predictive role of regulatory self-efficacy, which reduces adolescents’ tendency to take risks, whereas social self-efficacy enhances risk assumption. No relevant differences were found between Italian and immigrant students.

Elvira Cicognani, Pier Luigi Garotti

Presentazione

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 1 / 2006

Tiziana Mancini, Maria Augusta Nicoli, Elvira Cicognani

La definizione delle priorità nelle prestazioni sanitarie come processo di partecipazione sociale

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 3 / 2005

Dal novembre 2001 le prestazioni sanitarie per la tutela, la cura e il recupero della salute da assicurare a tutti i cittadini sono raggruppate nei LEA (DPCM 29/11/2001), attraverso i quali vengono delineati i confini ed esplicitate le priorità dell’azione del SSN in materia di politiche sanitarie. L’introduzione dei LEA ha richiamato l’attenzione sulla necessità di coinvolgere anche gli utenti-cittadini (accanto agli esperti) nella definizione delle politiche sanitarie, per ragioni economiche ed etiche. Le ricerche che hanno indagato le opinioni dei cittadini sulle priorità sanitarie confermano che essi tendono ad utilizzare una varietà di criteri, non sempre coincidenti con quelli utilizzati dagli esperti. Rimangono tuttavia aperti vari interrogativi dovuti alla presenza di biases metodologici. L’obiettivo di questa ricerca esplorativa, che è parte di un progetto più ampio, era di ricostruire la lista di priorità assegnata a 52 prestazioni LEA da parte di un campione di 100 cittadini (età 22-65 anni), evidenziando anche i fattori che orientano i processi di giudizio. I risultati hanno indicato che le 52 prestazioni sottoposte a valutazione ricadono all’interno di 10 cluster, ai quali corrispondono giudizi di priorità differenti. In linea con la letteratura, si conferma il ruolo primario attribuito alle prestazioni di pronto intervento, a quelle rivolte a categorie di persone bisognose di particolari cure, sostegni o ausili a causa dello stato di cronicità di cui sono affette e alle prestazioni diagnostiche e specialistiche, mentre la medicina alternativa e le prestazioni accessorie come la chirurgia estetica ricevono giudizi di importanza bassi. L’età e il titolo di studio dei partecipanti risultano associati ad alcune differenze nel grado di importanza attribuito ad alcune prestazioni.