Ex fabrica - Storia, cultura e tecnica della conservazione


Direzione: Marco Dezzi Bardeschi

Il titolo: “Architectura nascitur ex fabrica et ratiocinatione”, secondo la collaudata definizione di Vitruvio. Ex fabrica perciò vale: dalla parte del manufatto, dell’arte-fatto, del cantiere d’intervento sul costruito; ma anche dalla parte (e a difesa) del contesto fisico, della conoscenza, delle tecniche costruttive, delle sue leggi biologiche, delle strategie di contenimento del degrado; in una parola: dalla parte della materia tradita, svalutata, dimenticata, sostituita, oggi come un secolo fa, dai disinvolti operatori del “restauro” e del “recupero”. Ma Ex fabrica vuol significare anche nei panni dei tecnici e dei professionisti che oggi vivono, spesso conflittualmente, l’evoluzione in atto del processo edilizio. E, infine, come tutti gli “ex” indica al tempo stesso il punto di partenza, di applicazione e la direzione di marcia, cioè la dinamica di un processo conoscitivo che nel cantiere trova il decisivo punto di riferimento e di verifica-confronto di ogni buona intenzione.

Le finalità: la collana si propone di contribuire all’affermazione ed alla diffusione, attraverso il leale confronto delle idee e delle esperienze, della nuova cultura della conservazione e del corretto uso dei manufatti architettonici, letti come fondamentali radici di identità culturale, documento storico e risorsa economica limitata, irriproducibile, deperibile (e dunque peribile) che costituiscono l’ineludibile termine di confronto-riferimento per un progetto del nuovo né mortificato né mortificante e tale da costituire esso stesso, storicizzandosi, una risorsa che si viene ad aggiungere, stratificatamente, alle precedenti.
Lo slogan è: salvaguardare usando correttamente; aggiungere, non sottrarre risorse collettive al nostro stesso futuro.
La nascita di una nuova cultura della conservazione è già una realtà a livello teoretico, ma la sua pratica è ancora fin troppo disattesa. Sotto questo insegna, che è al tempo stesso una sorta di crescente “speculum” e di coscienza collettiva eppure ancora un desiderio per i più, cresce ogni giorno il numero degli addetti ai lavori, l’interesse tecnico e con esso sia la domanda di cultura e di scienza, sia l’offerta di concreti sbocchi professionali per i giovani in formazione. L’esigenza di una corretta pratica della conservazione del patrimonio architettonico è oggi fertile terreno d’incontro che accomuna negli obiettivi studiosi e ricercatori che operano sia all’interno delle Istituzioni (Università, Soprintendenze, Enti locali) che autonomamente (liberi professionisti, cultori).

I campi di applicazione: la collana si articola in quattro distinti settori:

- la serie rossa è dedicata alla messa a punto teoretica e metodologica dei problemi della conservazione delle risorse;
- la serie azzurra alla rilettura dei protagonisti, movimenti e luoghi della storia del “restauro”;
- la serie verde all’affinamento della pratica di cantiere e dei problemi tecnico-attuativi;
- la serie gialla, infine, accoglie testimonianze d’attualità e corrispondenze “ex cathedra” dal mobile fronte disciplinare del restauro architettonico e urbano.

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Sandro Scarrocchia

Max Dvorak

Conservazione e Moderno in Austria (1905-1921)

Un’introduzione originale all’attività di Max Dvořák come continuatore dell’opera di Alois Riegl, tesa a sviluppare i fondamenti della conservazione come disciplina autonoma, con particolare risalto all’aspetto didattico e pedagogico dell’attività di tutela. Il testo presenta e discute per la prima volta i due cicli di Lezioni universitarie tenute da Dvořák nel 1906 e 1910, che possono considerarsi prime forme in assoluto di didattica della tutela.

cod. 491.2.7

Rosalba Ientile

Architetture in cemento armato

Orientamenti per la conservazione

Una riflessione sulle implicazioni che associano i termini “conservazione” e “sicurezza” nell’ambito delle architetture in cemento armato, affermando come condizione ineludibile la preservazione della loro identità. I saggi presentati puntualizzano questioni che appartengono a settori specifici, come quello della progettazione strutturale, e questioni che sono proprie dell’ambito della conservazione.

cod. 491.3.3

Gabriella Guarisco

Romanico

Uno stile per il restauro

cod. 491.2.6

Gianfranco Pertot

Venezia «restaurata»

Centosettanta anni di interventi di restauro sugli edifici veneziani

cod. 491.2.2