I paesaggi di Babele e i paradossi del piano

Journal title TERRITORIO
Author/s Antonio Longo, Alessandro Rocca
Publishing Year 2016 Issue 2016/77 Language Italian
Pages 7 P. 38-44 File size 411 KB
DOI 10.3280/TR2016-077006
DOI is like a bar code for intellectual property: to have more infomation click here

Below, you can see the article first page

If you want to buy this article in PDF format, you can do it, following the instructions to buy download credits

Article preview

FrancoAngeli is member of Publishers International Linking Association, Inc (PILA), a not-for-profit association which run the CrossRef service enabling links to and from online scholarly content.

La revisione del piano paesaggistico lombardo ha messo in luce in particolare le difficoltà di questo strumento urbanistico a porsi come piattaforma generatrice di progetti e di nuove risorse territoriali, e a regolare la produzione di paesaggi capaci di misurarsi con i temi di oggi: le vecchie e nuove infrastrutture, l’agricoltura industriale, l’abbandono di ampie parti di territorio, la mancata manutenzione e lo sfruttamento turistico delle aree alpine. Nella sua preminente attenzione al patrimonio storico e culturale, il piano fatica a interagire con i livelli di pianificazione locale, con la pratica delle trasformazioni quotidiane e raramente raggiunge l’obiettivo di formare nuovi paesaggi e valori territoriali. Rispondendo alle questioni poste da un lavoro di ricerca in evoluzione, proponiamo una riflessione su queste problematiche e sui possibili spazi di innovazione

Keywords: Paesaggio; pianificazione regionale; ambiente

  1. Dubbini R., 1994, Geografie dello sguardo. Torino: Einaudi.
  2. Farinelli F., 1981, Storia del concetto geografico di paesaggio. Milano: Electa.
  3. Assunto R., 1973, Il paesaggio e l’estetica. Napoli: Giannini.
  4. Berque A., 1995, Les Raisons du paysage, de la Chine antique aux environnements de synthèse. Paris: Hazan.
  5. Bianchi E., 1987, Immagine soggettiva e ambiente. Milano: Unicopli.
  6. Corboz A., 2001, Le territoire comme palimpseste et autres essays. Besançon: Editions de l’Imprimeur.
  7. Cosgrowe D., 1984, Realtà sociali e paesaggio simbolico. Milano: Unicopli.
  8. Clément G. 2005, Manifesto del Terzo paesaggio. Macerata: Quodlibet (ed. or. 2004, Manifeste du Tiers Paysage. Paris: Éditions Sujet/Objet).
  9. Dagognet F. 1982, dir., Mort du paysage?, Philosophie et esthétique du paysage, Actes du colloque de Lyon, 1981. Champ Vallon: Seyssel.
  10. Dematteis G., 1985, Le metafore della Terra. Milano: Feltrinelli.
  11. Lanzani A., 2011, In cammino nel paesaggio. Questioni di urbanistica e di geografia. Roma: Carocci.
  12. McLuhan M., 1967, Gli strumenti del comunicare. Milano: Il Sasggiatore
  13. (ed. or. 1964, Understanding Media: The Extensions of Man. Berkeley: Gingko Press).
  14. Rocca A., 2007, a cura di, Gilles Clément. Nove Giardini Planetari. Milano: 22 publishing.
  15. Roger A., 1997, Court traité du paysage. Paris: Gallimard.
  16. Secchi B., 1992 «Urbanistica descrittiva». Casabella, 588: 22-23.
  17. Szacka L.C., 2011, «Historicism Versus Communication: The Basic Debate of the 1980 Biennale». Architectural Design, 81, 5: 98-105. DOI: 10.1002/ad.1299
  18. Turri E., 1988, Il paesaggio come teatro. Dal territorio vissuto al territorio rappresentato. Venezia: Marsilio.

Antonio Longo, Alessandro Rocca, I paesaggi di Babele e i paradossi del piano in "TERRITORIO" 77/2016, pp 38-44, DOI: 10.3280/TR2016-077006