Tutto l'inferno.

Giovanni Barberi Squarotti

Tutto l'inferno.

Lettura integrale della prima cantica del poema dantesco

Da uno dei più grandi critici della nostra storia letteraria, un’interpretazione totale dell’Inferno dantesco, condotta canto dopo canto con nuove e originali esegesi, proponendo i molteplici significati che l’alta strategia del Poeta ha distribuito sapientemente nella discesa nel perturbante abisso della prima cantica.

Edizione a stampa

24,00

Pagine: 208

ISBN: 9788856835885

Edizione: 1a ristampa 2012, 1a edizione 2011

Codice editore: 1051.3

Disponibilità: Discreta

Il lettore della Divina Commedia trova in questo volume un'interpretazione totale dell'Inferno che Giorgio Bàrberi Squarotti, già autore di molti saggi danteschi, conduce canto dopo canto con nuove e originali esegesi, proponendo i molteplici significati che l'alta strategia del poeta ha distribuito sapientemente nella discesa nel perturbante abisso della prima cantica. La lettura della Commedia va compiuta sui molti piani di un poema che vuole rivelare, con gli strumenti propri alla poesia, la condizione delle anime dopo la morte: abbiamo così una rassegna universale dei comportamenti umani e delle multiformi passioni, colpe, reazioni, di fronte alla seduzione del male. Il "romanzo", cioè la narrazione che si dipana nelle tappe di questo straordinario percorso fino al centro della terra, è narrazione di eventi e incontro di personaggi, disposti progressivamente secondo un progetto di conoscenza per la salvezza del protagonista narratore e quindi proposto anche al lettore: fatti e persone e idee potranno essere compresi nella loro autentica essenza grazie alla privilegiata contemplazione alternativa di tale prospettiva oltremondana.

Giorgio Bàrberi Squarotti è professore emerito di Letteratura italiana. Ha pubblicato innumerevoli studi critici che coprono tutto l'arco della nostra storia letteraria. Si segnalano i saggi su Dante Petrarca, Boccaccio, sui grandi e i minori del Cinquecento, sul Barocco, su Manzoni e Leopardi, sulla letteratura moderna e contemporanea, da Pascoli e d'Annunzio fino ai più noti e diversi autori del Novecento. È stato direttore del Grande Dizionario della lingua italiana e della Storia della civiltà letteraria italiana, di molte collane di classici e di saggistica.



Introduzione alla Commedia
Nel mezzo del cammin di nostra vita
Io non Enëa, io non Paulo sono
Per me si va ne la città dolente
Mi fuor mostrati li spiriti magni
Amor condusse noi ad una morte
Urlar li fa la pioggia come cani
Le sue permutazion non hanno triegue
Che qui staranno come porci in brago
Sotto 'l velame de li versi strani
Com' avesse l'inferno a gran dispitto
Tutti son pien di spiriti maledetti
Corrien centauri, armati di saette
Uomini fummo, e or siam fatti sterpi
Piovean di foco dilatate falde
La cara e buona imagine paterna
La gente nuova e i sùbiti guadagni
E quella sozza immagine di froda
Luogo è in inferno detto Malebolge
O Simon mago, o miseri seguaci
Qui vive la pietà quand'è ben morta
Del no, per li denar, vi si fa ita
O tu che leggi, udirai nuovo ludo
Là giù trovammo una gente dipinta
Vita bestial mi piacque e non umana
Taccia di Cadmo e d'Aretusa Ovidio
Fatti non foste a viver come bruti
Tu non pensavi ch'io löico fossi!
E qual forato suo membro e qual mozzo
Com' io fui di natura buona scimia
S'io dissi falso, e tu falsasti il conio
Sappi che non son torri, ma giganti
S'io avessi le rime aspre e chiocce
La bocca sollevò dal fiero pasto
Lo 'mperador del doloroso regno.

Collana: Letteratura italiana. Saggi e strumenti

Argomenti: Letteratura

Livello: Studi, ricerche

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