I valori pubblici della comunicazione sociale

A cura di: Sabrina Speranza

I valori pubblici della comunicazione sociale

La comunicazione è un valore pubblico e ne va ri-legittimata la funzione sociale. Questa l’intenzione del volume, che nasce dall’esigenza di riaffermare la comunicazione come uno dei processi fondamentali di emancipazione sociale, dalla necessità di trascendere i campi di specializzazione che la frammentano in interessi particolari e la confondono con la politica e l’economia dei mezzi, dall’auspicio di vederla ricondotta sempre a un unico paradigma di valori pubblici storici come il diritto alla verità dell’informazione.

Edizione a stampa

31,00

Pagine: 244

ISBN: 9788891742070

Edizione: 1a edizione 2016

Codice editore: 1042.85

Disponibilità: Discreta

Questo lavoro nasce dall'esigenza di riaffermare la comunicazione come uno dei processi fondamentali di emancipazione sociale, dalla necessità di trascendere i campi di specializzazione che la frammentano in interessi particolari e la confondono con la politica e l'economia dei mezzi, dall'auspicio di vederla ricondotta sempre, da qualsiasi ambito e soggetto provenga, ad un unico paradigma di valori pubblici storici come il bene comune o, per esempio, il diritto alla verità dell'informazione. La comunicazione è essa stessa un valore pubblico e ne va ri-legittimata la funzione sociale.
Tutta la comunicazione operante è intrinsecamente sociale; anche senza averne la vocazione, è sociale negli effetti e nelle conseguenze; e non smette mai di essere sociale quando, e se, assume questa responsabilità. È un processo impegnativo di attenzione relazionale: si realizza concretamente solo come reiterata scelta di valore di una estesa consapevolezza etica di tutto un sistema sociale. Un'etica pubblica della comunicazione sociale consiste nel lasciarsi adoperare per far emergere e considerare, alimentare e diffondere, realizzare e tutelare valori essenziali ad ogni umanità. E non c'è principio etico (bene, giustizia, verità) che si possa dosare diversamente a seconda di cosa, di dove e per cosa si operi nella società, in quanto contesto di vita di tutti. In questo senso, non c'è relazione sociale che non abbia, quando comunica, la responsabilità dell'informazione che veicola, del modo in cui la ostacola e la condiziona, la libera e la sostiene.
La società e il suo sociale, fisiologico e patologico, è tutta fonte, contenuto e impegno per la comunicazione e l'informazione. Non si tratta di decidere se, come, quando e dove darsi il compito del sociale, ma di averne già il compito.

Sabrina Speranza è ricercatore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l'Università degli Studi "G. d'Annunzio" di Chieti-Pescara. Si occupa di istituzioni di comunicazione sociale di rilevanza pubblica. Tra le sue pubblicazioni: "Repertorio dell'offerta formativa universitaria per le professioni della comunicazione", in M. Baldini, P. Scandaletti (a cura di), Le professioni dei comunicatori in Italia. Offerta formativa, associazioni e mercato, "Quaderni di Desk", n. 13/2007; Una società infantile della comunicazione può badare ai minori?, in "Desk. Rivista di cultura e ricerca della comunicazione ", Anno XVII, n. 2/2010); con V. Corsi Società, mutamento, comunicazione, Ce.R.I.S, 2015.

Sabrina Speranza, Introduzione
Sabrina Speranza, Cultura della comunicazione sociale come cultura della irriducibilità del bene comune
(Cultura e comunicazione come processi di organizzazione sociale silente; Cultura e comunicazione come processi di organizzazione sociale silente e temibile; Sociale non può essere solo un'area tematica, né per la comunicazione né per l'informazione professionale; Gli Uffici stampa pubblici vanno definitivamente riconquistati all'informazione giornalistica; La comunicazione pubblica si natura nella dimensione operativa; La formazione non può rimanere opzionale per i comunicatori e riservata per i giornalisti; Bibliografia di riferimento)
Parte I. Comunicazione come risorsa di utilità sociale
Gabriella Celenza, Pubblicità, trasparenza e accesso. Il diritto alla conoscibilità e alla comprensione dell'agire pubblico
(La visibilità (necessaria) dell'agire pubblico; Trasparenza e innovazione amministrativa; La trasparenza comunicativa; Problematiche e riflessioni; Iniziative e strumenti al servizio del cittadino; Bibliografia di riferimento; Sitografia)
Gabriella Celenza, La comunicazione nelle istituzioni. Tassonomie, strutture, professionalità, strumenti e buone pratiche al servizio della relazione con i cittadini
(Tassonomie; Strutture; Professionalità; Strumenti e buone pratiche; Problematiche e riflessioni; Iniziative e strumenti al servizio del cittadino; Bibliografia di riferimento; Sitografia)
Gabriella Celenza, Campagne e iniziative di comunicazione sociale. Il coinvolgimento attivo dei cittadini attraverso la condivisione dei problemi e delle soluzioni
(Caratteristiche, finalità e soggetti; Pubblicità Progresso; La comunicazione sociale nel processo di integrazione europea: identità plurali, valori e diritti comuni; Problematiche e riflessioni; Iniziative e strumenti al servizio del cittadino; Bibliografia di riferimento; Sitografia)
Gabriella Celenza, La comunicazione nei servizi sociali. La tutela dei diritti di informazione, delle opportunità di accesso e partecipazione dei cittadini più deboli
(Il sistema socio-assistenziale; La comunicazione di pubblico servizio e il lavoro sociale; Le Carte dei servizi sociali; Il servizio di Segretariato sociale; Problematiche e riflessioni; Iniziative e strumenti al servizio del cittadino; Bibliografia di riferimento; Sitografia)
Parte II. Comunicazione e nuove tecnologie
Vanessa Russo, Storia sociale del World Wide Web
(Storia sociale della rete; Nascita delle reti; Da ARPANET al Web; Il Web 1.0 e la "tulipanomania" delle Dot-com; Il Web 2.0: la collaborazione di massa degli internauti e la rivoluzione social; Il Web 3.0: l'artefatto tecnologico dentro l'artefatto tecnologico; I Big Data: il petrolio del nuovo millennio; Iniziative e strumenti al servizio del cittadino; Bibliografia di riferimento)
Vanessa Russo, Le tecnologie dell'informazione al servizio del Welfare State
(Welfare informazionale; Società dell'informazione, Pubblica Amministrazione e Welfare state in Italia; Problematiche e riflessioni; Iniziative e strumenti al servizio del cittadino; Bibliografia di riferimento)
Vanessa Russo, Gli Sportelli Virtuali nelle Città Intelligenti
(Citta Intelligenti e Smart Cities; La cittadinanza nella Città Intelligente; Dagli Sportelli Digitali agli Sportelli Virtuali; Gli Sportelli virtuali; Internet, accessibilità e disabilità; Problematiche e riflessioni; Iniziative e strumenti al servizio del cittadino; Bibliografia di riferimento; Sitografia)
Parte III. Comunicazione e dati
Stefania Fantinelli, Open Data, l'importanza delle informazioni
(Introduzione agli Open Data e la filosofia dell'accesso alle informazioni; La liberazione delle informazioni e l'etica hacker; Le licenze di uso e (ri)utilizzo; Il riscontro sociale degli Open Data; Informazioni interconnesse e linked Open Data; Problematiche e riflessioni; Iniziative e strumenti al servizio del cittadino; Bibliografia di riferimento; Sitografia)
Stefania Fantinelli, Open Government
(Verso l'Open Government: excursus normative; Open Government: l'apertura dell'azione di governo; L'Open Government Partnership e la situazione italiana; La questione dell'alfabetizzazione digitale; Problematiche e riflessioni; Iniziative e strumenti al servizio del cittadino; Bibliografia di riferimento; Sitografia)
Conclusioni
(Bibliografia di riferimento)
Notizie sulle autrici.

Contributi: Gabriella Celenza, Stefania Fantinelli, Vanessa Russo

Collana: Laboratorio sociologico

Argomenti: Teorie e pratiche della comunicazione e dei media - Sociologia dei processi culturali

Livello: Studi, ricerche - Textbook, strumenti didattici

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