Cuore, alimentazione e stili di vita

A cura di: Massimo Sumberesi, Roberta Stoppa

Cuore, alimentazione e stili di vita

Cosa ne pensano gli italiani

Edizione a stampa

15,00

Pagine: 96

ISBN: 9788846468932

Edizione: 1a edizione 2005

Codice editore: 258.7

Disponibilità: Discreta

Sanno che il fumo fa male, ma considerano l'infarto un nemico lontano e comunque indipendente dalle abitudini al punto da non modificarle per preservare il cuore. Sottovalutano fattori di rischio come ipertensione e diabete, dicono di voler mangiare con intelligenza ma all'atto pratico fanno ancora poco per combattere il soprappeso e le alterazioni dei lipidi nel sangue. Insomma: tra il dire e il fare, per gli italiani, c'è ancora di mezzo un grande "mare". Almeno sul fronte della prevenzione cardiovascolare. È un quadro in chiaroscuro e pieno di evidenti contraddizioni quello che emerge dall'indagine "Cuore, alimentazione e stili di vita" realizzata da SWG per Fondazione Pfizer.

La ricerca, che consente di tracciare un'affidabile "spaccato" sulle attuali tendenze degli italiani, offre il destro a numerose valutazioni e conferma il progressivo allontanamento dalla dieta mediterranea da parte della popolazione, in particolare dei giovani, a fronte di informazioni che invece consigliano di assumere fin da bambini corrette abitudini. Negli italiani, soprattutto, preoccupa l'eccessiva sottovalutazione della prevenzione primaria, che nelle dichiarazioni "programmatiche" viene considerata fondamentale confermando la bontà dei messaggi fino ad ora realizzati ma poi non viene applicata nella vita di ogni giorno da gran parte della popolazione, che adduce a propria scusante la vita quotidiana e i ritmi ad essa collegati giustificando la scarsa attenzione alle semplici abitudini di vita che potrebbero ridurre l'impatto delle malattie cardiovascolari.

Oltre all'indagine, il volume offre un'analisi delle modificazioni delle abitudini alimentari nel nostro paese a partire dal secondo dopoguerra. E presenta i commenti di tre grandi esperti di alimentazione, malattie cardiovascolari e alterazioni lipidiche del sangue, che assicurano un'attenta valutazione delle informazioni derivanti dalla ricerca e propongono potenziali soluzioni per migliorare l'efficacia delle strategie preventive nei confronti di infarto ed ictus, lesioni gravate da pesante mortalità immediata e a distanza oltre che da disabilità. Tutto ciò con l'obiettivo di incrementare l'impatto delle campagne informative in questo settore, giungere ad una diminuzione dei casi di patologie cardiovascolari e "informare" correttamente, e a tutte le età, gli italiani sul rischio cardiovascolare globale.

La Fondazione Pfizer si pone come partner di riferimento per la promozione della cultura della salute e per la valorizzazione della conoscenza a vantaggio della collettività. La sua missione è favorire il progresso scientifico, culturale e sociale del Paese attraverso la consdivisizione dei risultati della ricerca scientifica, lo studio e l'analisi dello scenario economico e sanitario e l'adozione di iniziative di educazione socio-sanitaria rivolte al pubblico. www.fondazionepfizer.it

SWG è un Istituto di ricerca, fondato a Trieste nel 1981, che progetta e realizza ricerche istituzionali e di mercato, studi sul cambiamento sociale e indagini d'opinione. L'Istituto è presente con le proprie sedi a Trieste, Milano, Bologna e Trapani, potendo contare su una struttura di oltre 50 persone.


Maria Pia Ruffilli, Premessa
Prefazione
Massimo Sumberesi, Roberta Stoppa, Indagine - Cuore, alimentazione e stili di vita
La metodologia
I Centri campione
Il profilo degli intervistati
La percezione dei fattori di rischio
La paura dell'infarto
Cuore e alimentazione
L'esperienza diretta della malattia
Il ruolo dei media
La cultura alimentare
Gli alimenti "promossi" e "bocciati"
Il consumo di pasti fuori casa
La prevenzione
Evoluzione dei consumi alimentari e malattie cardiovascolari
Il parere della scienza
Angelo Branzi
Carlo Cannella
Andrea Poli.

Contributi:

Collana: Fondazione Pfizer

Argomenti: Salute, società, medicina del lavoro - Prevenzione - Sociologia della salute

Livello: Studi, ricerche

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