La famiglia è davvero sul punto di scomparire come molti osservano? Diventa sempre più indifferente lo stile di vita familiare nel quale si vive? È giusto parlare di famiglie al plurale invece che di famiglia al singolare? Queste sono alcune delle difficili domande alle quali il volume cerca di dare delle risposte.
Come numerose ricerche empiriche dimostrano la famiglia non è solo una delle possibili alternative nell'ampia varietà delle forme di relazioni intime, ma è un bene pubblico, oltre che privato, in cui la decisione di sposarsi comporta per la coppia la scelta di entrare in un legame più ampio e duraturo che richiede supporto sociale, morale e anche legale.
Nel volume si affronta l'annoso problema della definizione del concetto di famiglia, considerato che, spesso, con questo termine si indicano relazioni primarie anche molto diverse tra loro. Poi si analizza come l'Europa e gli Stati Uniti trattino il problema della crisi della famiglia e della crescente pluralizzazione degli stili di vita e che misure di sostegno e soprattutto quali politiche familiari adottino, cercando di metterne in luce sia gli aspetti positivi che quelli negativi. Il testo contiene contributi di studiosi che provengono da un background culturale diverso e pertanto offre spunti di riflessione in varie direzioni. Il taglio è prevalentemente sociologico e storico e attribuisce particolare rilevanza al contesto, mettendo in guardia dalle facili generalizzazioni.
In sintesi i vari saggi mostrano che, in una società come quella odierna, che sembrerebbe far pensare che esistano tanti modelli familiari quanti gli individui ne possano scegliere in base alle proprie preferenze individuali, la famiglia si ri-differenzia e si ri-distingue da tutte le altre relazioni primarie.