I materiali raccolti in questo volume - risalenti, prevalentemente, agli anni Sessanta e, in numero minore, alla prima metà degli anni Novanta - rendono disponibili al lettore due momenti di un percorso intellettuale che ha avuto parte significativa nel processo di istituzionalizzazione della sociologia nel contesto accademico italiano. Di tale processo forniscono uno spaccato ancora capace di illuminare - per alcuni aspetti di rilievo - l'attuale fase di ridefinizione scientifica della disciplina e i nuovi profili di responsabilità cui è chiamata a rispondere.
Rileggendo i saggi di Franco Leonardi, pubblicati durante tutto l'arco temporale degli anni Sessanta, ripercorriamo un periodo d'intenso e tumultuoso sviluppo della società italiana e, insieme, di crescita del ruolo che la sociologia assume sulla scena accademica e nel discorso pubblico. È in quel decennio che nascono due tra le più importanti riviste sociologiche italiane: la "Rassegna Italiana di Sociologia" (1960) e "Sociologia. Rivista di studi sociali" (1967). In entrambi i casi, il primo numero ospita un articolo di Franco Leonardi, a testimonianza del suo ruolo in quei processi. È un ruolo che si dispiega in contributi che, dalle pagine di quelle riviste, concorrono alla specificazione sia della dimensione teoretica che di quella di responsabilità sociale, nello spazio pubblico entro cui la sociologia va configurando la propria presenza nella società italiana. Affiancandosi ai lavori di ricerca sul campo che Leonardi va conducendo in quegli stessi anni, questi saggi delineano il significato delle categorie concettuali con cui i sociologi leggono i mutamenti sociali in atto e lo status epistemologico della disciplina nell'ambito della quale quelle categorie assumono il loro senso. La tensione tra il piano della costruzione teoretica e quello della elaborazione di strumenti per la progettazione sociale trova risposte eterogenee e a volte configgenti nel vivace dibattito che in quegli anni coinvolge i sociologi italiani, tutti impegnati non solo nell'analisi dei mutamenti in atto, ma anche nella interpretazione delle direzioni alternative verso cui le scelte politiche avrebbero potuto orientarli. A quel dibattito Leonardi partecipa con impegno intellettuale e con lucida consapevolezza della posta in gioco e dei rischi che una deriva ideologica avrebbe comportato per una disciplina in corso di istituzionalizzazione.
I saggi della prima metà degli anni Novanta, senza nulla perdere della vis polemica di quelli precedenti, possono, peraltro, essere interpretati come la presa d'atto di un percorso compiuto e come un passaggio di testimone, che rivendica il senso delle scelte compiute e delle opzioni aperte, per chi riconosca valore a una tale impresa conoscitiva ed alle responsabilità cui il mutamento sociale continuamente richiama chi la persegue.

Franco Leonardi è professore emerito di Sociologia presso l'Università di Catania, dove è stato preside della Facoltà di Scienze politiche e direttore dell'Isvi (Istituto di formazione e ricerca per i problemi sociali dello sviluppo), istituzioni entrambe da lui fortemente volute e ispirate. Ha tenuto corsi di Sociologia, Sociologia del diritto, Storia del pensiero sociologico e Metodologia della ricerca sociale e formato alla ricerca e all'insegnamento studiosi oggi attivi in questi ambiti. È autore di numerosi saggi e volumi, tra i quali: Forme e processi culturali - Elementi di sociologia, Vol. III, FrancoAngeli, Milano, 1961, Il cittadino e la giustizia, Marsilio, Padova, 1968, Di che parla il sociologo?, FrancoAngeli, Milano, 1986.