Insegnare con i concetti Corpo, Movimento e Sport

Giuseppe Pea, Maria Caccagni

Insegnare con i concetti Corpo, Movimento e Sport

Il volume vuole offrire piena cittadinanza scolastica a una cultura che ha attraversato, a diversi livelli, tutta la nostra storia sociale: quella dell’azione intelligente, scaltra e logica, che si manifesta attraverso i giochi. Da quelli tradizionali e popolari, a quelli che, regolamentati ufficialmente, sono i giochi sportivi.

Edizione a stampa

24,00

Pagine: 224

ISBN: 9788846491428

Edizione: 1a edizione 2009

Codice editore: 1038.10

Disponibilità: Discreta

C'erano, una volta, il mettersi in fila, un po' di ginnastica (fra i banchi) e "nozioni" di igiene (più spesso controllo della pulizia delle mani e delle orecchie). Una materia-fantasma, che a volte qualche maestro nostalgico interpretava - ma solo con i maschi - come evoluzioni di squadra paramilitari e piccole gare di corsa e salti.
Da allora la materia ha subìto molte trasformazioni: è cresciuta straordinariamente nelle scuole a tempo pieno, si è fatta Psicomotricità nel 1977, è stata codificata come Educazione motoria nell'85. E tuttavia, se con le Indicazioni Nazionali della Moratti è stata ridenominata Scienze motorie e sportive, ed oggi, con le Indicazioni per il Curricolo, riformulata come Corpo Movimento e Sport, evidentemente non ha ancora concluso la sua metamorfosi.
Nel frattempo è cambiato sicuramente il mondo intorno: mille corsi costellano il mercato culturale extrascolastico in dichiarata concorrenza con la scuola e la cura del corpo è diventata il must del nostro tempo. Invece, la variabilità lessicale la dice lunga sul problema di questo insegnamento: la sua identità. Perché qualcosa che ha tanti nomi è come se non ne avesse nemmeno uno: un ibrido che nell'ultima versione a tre nomi viene collocato (in mancanza di meglio?) nell'area linguistica-artistico-espressiva.
Questo libro ricostruisce il percorso di queste trasformazioni ancora senza esito certo e indica la strada per arrivare a conseguire piena cittadinanza scolastica ad una cultura che ha attraversato, a diversi livelli, tutta la nostra storia sociale: quella dell'azione intelligente, scaltra e logica, che si manifesta attraverso i giochi. Da quelli tradizionali e popolari, a quelli che, regolamentati ufficialmente, sono i giochi sportivi. E intorno a questi ha costruito un percorso graduato e sistematico, distinto e coordinato ad altre discipline, a cominciare dalla matematica. Esemplificando con Unità didattiche provate a scuola (in classe, cortile e palestra) lungo tutti gli anni della scuola primaria.

Maria Caccagni, dirigente scolastico, partecipa ad attività di ricerca e formazione in campo pedagogico-didattico. In questa stessa collana ha pubblicato Insegnare con i concetti la Geografia (2007).
Beppe Pea è stato insegnante di Matematica, Fisica, Logica formale e Informatica in Istituti Superiori sperimentali; oggi è formatore e responsabile di sperimentazioni metodologico-didattiche di Matematica nelle scuole primarie. Inoltre ricopre incarichi di docenza presso le Università di Brescia, Parma, Udine e Roma Tre. In questa collana ha pubblicato Insegnare con i concetti la Matematica (2007).



Elio Damiano, Introduzione. Il gioco: oggetto culturale scolastico
Mitologia del corpo
Il corpo reintegrato
Il corpo disciplinato
Il corpo a scuola
In cerca fra i curricoli
(Tra "schema" e "linguaggio": Gioco e/o Sport?; Salute & Prevenzione)
Il corpo come disciplina scolastica
Il sapere dell'azione motoria
Azione sociomotoria
I Concetti per insegnare "Corpo-Movimento Sport"
Le Unità Didattiche
Bibliografia
Maria Caccagni, Giuseppe Pea, Unità Didattiche
Sgaia am-Salam (classe prima)
Duello (classe seconda)
Bandierina (classe seconda)
Sparviero (Classe terza)
Easy-basket (classe quarta)
Mini-volley (classe quinta).

Contributi: Elio Damiano

Collana: Laboratori disciplinari con la didattica per concetti

Argomenti: Didattiche disciplinari

Livello: Testi per insegnanti, operatori sociali e sanitari

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