La questione indiana nel pensiero politico di Edmund Burke

Donatella Buonfiglio

La questione indiana nel pensiero politico di Edmund Burke

Partendo dall’esame degli scritti e dei discorsi burkeani elaborati tra il 1774 e il 1794, il testo mette in risalto la rilevanza dei temi politici in essi contenuti, sottolineando come la questione indiana si inserisca in una linea di continuità col resto della sua vastissima produzione. In tali scritti, infatti, si possono individuare argomenti centrali del pensiero dell’irlandese, quali la rappresentanza, la sovranità, l’obbligo politico, la tradizione, i diritti...

Edizione a stampa

24,50

Pagine: 208

ISBN: 9788856802504

Edizione: 1a edizione 2008

Codice editore: 303.29

Disponibilità: Discreta

La questione indiana occupò Edmund Burke dal 1767 fino al suo ritiro dal Parlamento nel 1794. Quando nel 1772 Warren Hastings divenne Governatore del Bengala, l'attenzione della politica inglese era focalizzata sulle vicende delle colonie americane sostenendo, al contempo, una linea di non interferenza con gli affari della Compagnia delle Indie Orientali. Burke, invece, si mosse in opposta direzione, acquisendo una sempre maggiore consapevolezza dei gravi abusi commessi dalla Compagnia e pervenendo così alla conclusione che fossero non più rinviabili delle riforme parlamentari volte a ristabilire il controllo del governo inglese sul territorio indiano.
L'esame degli scritti e dei discorsi elaborati dal filosofo irlandese tra il 1774 e il 1794, mette in risalto la rilevanza e l'attualità dei temi politici in essi contenuti e mostra come la questione indiana si inserisca in una linea di continuità col resto della sua vastissima produzione, costituendo l'occasione per affrontare argomenti centrali del suo pensiero, quali la rappresentanza, la sovranità, l'obbligo politico, la tradizione ed i diritti. La ferma convinzione dell'esistenza di un nesso inscindibile tra politica e morale nonché la certezza che la tutela dei valori costituzionali fosse determinante alla conservazione della libertà - tanto nelle colonie che nella madrepatria - rende centrale in Burke lo sforzo di comprendere a fondo una civiltà non occidentale e di individuare, al di là delle differenze culturali, una piattaforma di valori comuni che dimostrino l'esistenza di un piano normativo entro il quale collocare le vicende politiche.

Donatella Buonfiglio ha conseguito il dottorato in Storia delle dottrine politiche e Filosofia della politica presso l'Università "La Sapienza" di Roma. Accanto all'insegnamento di storia e filosofia nel liceo si è occupata di storia della Comunità europea, pubblicando, tra l'altro, il saggio, Il processo di integrazione dell'Europa: dai progetti federali al Trattato costituzionale (2003). Ha condotto studi sui nessi tra etica e politica in H.A. Prichard e ha approfondito il rapporto tra libertà e tradizione nel pensiero di Edmund Burke.



Introduzione
Il quadro storico generale e le vicende politiche
(Burke e i Whig di Rockingham; La situazione politica in Inghilterra; Il giudizio di Burke sulla Compagnia delle Indie; Il graduale coinvolgimento di Burke nelle vicende indiane e il ruolo di Willam Burke; La controversia tra il Raja di Tanjore ed il Nababbo di Arcot: Le trasformazioni politiche e territoriali dell'India della metà del '700: L'impegno di Burke nella Commissione parlamentare per la riforma della giustizia in India; L'atteggiamento del Re e del Governo Pitt di fronte alle politiche per l'India; Gli scritti e i discorsi burkeani negli anni 1774-1785: Gli obblighi morali dell'Impero britannico: la salvaguardia della giustizia e dell'equità: La concezione del potere: I rapporti tra lo stato e la Compagnia delle Indie; Il movimento per le riforme e le Relazioni della Select Committee: Il Ninth Report della Select Committee)
La raccolta delle prove di accusa contro Warren Hastings e l'avvio del processo di Impeachment
(I crimini del Governatore Generale; La visione della natura umana e i capi d'imputazione; La corruzione e le sue conseguenze sul sistema politico britannico; Il discorso sui debiti del Nababbo di Arcot e la sua rilevanza nella questione indiana)
L'esercizio dispotico del potere e le sue conseguenze in India
(Il potere e i suoi abusi: l'accusa di dispotismo: L'affermazione del potere e l' uso della guerra; La condanna a morte del Maharaja Nandakumar per l'accusa di falso in giudizio (forger); Abuso di custodia (abuse of wardship); La distruzione del tessuto sociale tradizionale; Le riforme economiche e il diritto prescrittivo: Conclusioni: bilancio dell' Impeachment)
La tutela della Costituzione e il "rule of law"
(Burke e Hastigs: due prospettive a confronto. Ragion di Stato e ruolo della legge;La Costituzione e la salvaguardia della legge; La forma di governo inglese e la sua applicazione nel contesto indiano; La tesi del dispotismo orientale di Burke)
La rilevanza della questione indiana nel pensiero politico di Burke
(Burke politico e filosofo: due aspetti inscindibili; Tradizione e conservazione; Burke e la legge morale; Diritto dell'uomo e diritti dell'umanità; Tradizione e legge naturale: conflitto insanabile o rapporto dialettico?)
Bibliografia.

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