Vita di fabbrica.

Fulvia D'Aloisio

Vita di fabbrica.

Decollo e crisi della Fiat Sata di Melfi nel racconto di Cristina

Il volume ripercorre, attraverso il racconto di Cristina Cordisco, operaia alla Sata, due momenti storici della fabbrica Fiat-Sata di Melfi e della sua evoluzione: quello della piena produzione e del faticoso assestarsi del nuovo modello organizzativo, e quello della grave crisi attuale e delle dolorose ricadute che questa sta avendo sulle esistenze dei lavoratori.

Edizione a stampa

24,00

Pagine: 208

ISBN: 9788820476816

Edizione: 1a ristampa 2020, 1a edizione 2014

Codice editore: 62.73

Disponibilità: Discreta

La fabbrica Fiat-Sata di Melfi (Pz), sorta nel 1993, ha incarnato una grande trasformazione organizzativa e produttiva, ispirata al modello giapponese e indirizzata al passaggio al cosiddetto post-fordismo. Tuttavia essa ha anche rappresentato l'ultimo atto di una politica industriale della Fiat entro i confini nazionali, caratterizzata in maniera crescente da episodi di delocalizzazione e, a partire dal 2009, dalla fusione internazionale con Chrysler. La fabbrica integrata di Melfi ha impiegato il diciotto per cento di donne, la percentuale più alta in Fiat, operaie metalmeccaniche che hanno segnato una grande svolta nella tradizione e nel mondo del lavoro in Basilicata.
Cristina Cordisco, operaia alla Sata sin dalla sua fondazione, è una di queste donne. Collocato nella tradizione antropologica rivolta all'uso delle fonti orali, il volume è il risultato di una ricerca etnografica longitudinale, che ripercorre, attraverso il racconto della protagonista, due momenti storici della fabbrica e della sua evoluzione. La prima fase, a cavallo tra il 1999 e il 2002, si collocava negli anni della piena produzione e del faticoso assestarsi del nuovo modello organizzativo, estraneo all'esigua esperienza industriale locale, ai tempi e agli stili di vita dei paesi dell'area del Vulture-melfese. La seconda fase della ricerca, iniziata nell'autunno del 2011 e tuttora in corso, delinea gli aspetti della grave crisi attuale e le dolorose ricadute che questa sta avendo sulle esistenze dei lavoratori.

Fulvia D'Aloisio è ricercatrice e insegna Antropologia culturale e Antropologia delle Società complesse presso il Dipartimento di Psicologia della Seconda Università di Napoli. Ha pubblicato Donne in tuta amaranto. Trasformazione del lavoro e mutamento culturale alla Fiat-Sata di Melfi (2003) e Non son tempi per fare figli. Orientamenti e comportamenti riproduttivi nella bassa fecondità italiana (a cura di, 2007).



Introduzione
Parte I. Narrazioni biografiche come documenti antropologici
Fonti orali e conoscenza antropologica
(Le "voci" dell'antropologia; Problemi di definizione; L'incontro etnografico; Diacronia e sincronia di una narrazione)
Aspettative entusiastiche e speranze disattese. La vicenda di un insediamento industriale dal decollo alla crisi
(La fondazione della Fiat-Sata di Melfi e la sua ricezione locale; La crisi e il declino della fase attuale; Il ruolo delle donne; Il senso del lavoro tra vecchia incertezza e nuova instabilità)
La Fiat-Sata di Melfi in una prospettiva di ricerca longitudinale. L'intervista a Cristina
(L'incontro con Cristina; Trasformazioni globali nell'esperienza di Cristina; Fasi industriali e percorsi esistenziali; Nuovi assetti del lavoro; A mo' di conclusione. Le molteplici dimensioni di una relazione di campo)
Parte II. Cristina racconta
Melfi 1999. Entrare alla Fiat. "Mi sono ritrovata con la scocca di fronte..."
(Lavorare nella fabbrica integrata; Gli anni della contestazione; L'attività sindacale; Tra famiglia e lavoro; Il futuro)
Melfi 2012. Crisi della fabbrica integrata. "Ti senti proprio il fiato sul collo ..."
(Vivere la fabbrica oggi; Lo sciopero dei 21 giorni; Il sindacato o ciò che ne resta; Trasformazioni della vita familiare e sociale; E adesso quale futuro?)
Postfazione. Melfi cambia pelle
Riferimenti bibliografici.

Collana: Antropologia culturale e sociale

Argomenti: Antropologia

Livello: Textbook, strumenti didattici

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