Professionalità in movimento

Daniela Dato

Professionalità in movimento

Riflessioni pedagogiche sul "buon lavoro"

Un libro per pedagogisti che studiano le organizzazioni e per quanti invece vi lavorano con il comune intento di promuovere nuovi modelli di management intitolati alla cura e alla formazione. Un libro per formatori che condividono l’idea del lavoro come diritto normativo ma anche diritto formativo, come «capacitazione» che deve essere tutelata e promossa.

Edizione a stampa

18,00

Pagine: 128

ISBN: 9788891711366

Edizione: 3a ristampa 2022, 1a edizione 2014

Codice editore: 431.1.3

Disponibilità: Discreta

La riflessione e l'azione pedagogica possono contribuire in modo sostanziale a riscrivere e riprogettare il lavoro e i luoghi di lavoro come "tempo" e "spazio" di benessere, autorealizzazione e sviluppo del singolo e dell'organizzazione intera.
A partire da tale consapevolezza il volume intende proporre il modello gardneriano del "buon lavoro" come modello di lavoro generativo in grado di coniugare la dimensione produttiva con quella esistenziale-progettuale intitolato all'eccellenza, all'etica e all'engagement e dunque altamente qualificato da un punto di vista tecnico-professionale; responsabile ed etico; coinvolgente e "impegnato". A promuoverlo una "pedagogia del buon lavoro" che non è passivamente assoggettata alle leggi del mercato e della produzione ma che accoglie la sfida difficile di interrogarsi con impegno e in alcuni casi con dissenso critico sulla qualità del lavoro e sulla sua funzione di agente di capabilities ed empowerment. Una "pedagogia del buon lavoro" che si offre come ambito disciplinare e metodologico utile ad analizzare, reinterpretare e decostruire modelli, teorie e problemi del processo lavorativo ma anche come "spazio" operativo-progettuale-trasformativo che non smette di indagare e sperimentare metodi e strategie più efficaci per elevare gli standard di qualità sia di una organizzazione che della vita del soggetto lavoratore.
Un libro per pedagogisti che studiano le organizzazioni e per quanti invece vi lavorano con il comune intento di promuovere nuovi modelli di management intitolati alla cura e alla formazione.
Un libro per formatori che condividono l'idea del lavoro come diritto normativo ma anche diritto formativo, come "capacitazione" che deve essere tutelata e promossa.

Daniela Dato è ricercatrice di Pedagogia generale e sociale presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi di Foggia dove insegna Pedagogia del lavoro. Tra le sue pubblicazioni: Prevenire il mobbing. Per un'alleanza tra formazione e lavoro (Adda, 2004), La scuola delle emozioni (Progedit, 2004), Pedagogia del lavoro intangibile. Problemi, persone, progetti (FrancoAngeli, 2009). Ha pubblicato con A. G. Lopez e B. De Serio, Questioni di potere. Strategie di promozione dell'empowerment (FrancoAngeli, 2007), La formazione al femminile (Progedit, 2009). Ha curato il volume La sfida dell'inclusione. Competenze e formazione per la scuola dell'infanzia (Progedit, 2014)

Isabella Loiodice, Prefazione
Introduzione
Lavoro, cura, persona
(Una "verità perenne"; Il lavoro. "Miscuglio inestricabile di dolore e creazione"; Il soggetto tra tecnica e humanitas; La cura: categoria d'epoca)
Il "buon lavoro": eccellenza, etica, engagement
(Good work; Asset intangibili; Il lavoro eccellente: il focus sulle competenze; Il lavoro etico; Il work engagement; Questione di capabilities o di "allineamento")
Orientarsi al "buon lavoro"
(Cominciare dall'orientamento al lavoro; Esseri "narrativi" inconclusi; Epistemologie professionali in movimento; Alla ricerca del "capitale d'identità"; La competenza primaria; Analisi delle competenze come fattore di successo)
Strumenti di self-assessment e riflessività dialogica
(Una questione di metodo; Pratiche narrative; Bilancio di competenze e self-assessment; Circoli di qualità e razionalità dialogica)
Bibliografia.

Contributi: Isabella Loiodice

Collana: Educazione per tutta la vita

Argomenti: Educazione degli adulti

Livello: Textbook, strumenti didattici

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