Max Weber

Hans H. Gerth, Mills Charles Wright

Max Weber

Da Heidelberg al Midwest

Edizione a stampa

22,00

Pagine: 156

ISBN: 9788820471750

Edizione: 2a edizione 1993

Codice editore: 902.19

Disponibilità: Nulla

Questa è la prima biografia di Max Weber in lingua italiana a settant'anni dalla morte. Una biografia agile, ma densa ed articolata, che appare utilissima per la contestualizzazione storica dell'uomo, del politico e dello scienziato sociale. Hans Heinrich Gerth e Charles Wright Mills adottano una strategia biografica come via d'accesso allo sviluppo di un pensiero, contrapponendosi all'approccio esclusivamente teoretico dominante nell'interpretazione di Talcott Parsons. Ed è interessante notare come questo risultato sia stato propiziato dal confronto e dallo scambio fecondo fra due autori formatisi in diversi ambienti culturali, permeati l'uno dalla sociologia della cultura di Karl Mannheim, l'altro dal pragmatismo sociale di George Herbert Mead e di John Dewey e dal neomarxismo americano.

Un risultato nei confronti del quale hanno riconosciuto il loro debito intellettuale molti studiosi di Weber (da Mommsen a Baumgarten, da Fleischmann a Stuart Hughes, da Bendix a Mitzman), anche per le molteplici suggestioni di un «modello americano» rintracciabili nella sociologia storica di Weber non meno che nel suo pensiero politico.

E apparso anche opportuno il repéchage di questa prova giovanile (poco nota) di Wright Mills, per rilevare, a trent'anni dalla morte, quanto grande sia stato l'apporto delle categorie weberiane alla sua «sociologia critica» ed alla sua «immaginazione sociologica», che negli anni sessanta e settanta erano state fermento radical negli Stati Uniti e correttivo dell'ideologismo progressista in Europa.

Di non minore interesse, infine, aver dedicato un meritato rilievo ad un autore come Hans Gerth (allievo prediletto di Karl Mannheim), costretto ad emigrare negli Stati Uniti nella seconda metà degli anni trenta a causa del nazismo, interprete weberiano appartato ma molto acuto, oltre che traduttore in inglese di gran parte della sua opera: un lavoro quello che tanto ha contribuito alla conoscenza di Weber nella comunità sociologica.

Pietro L. Di Giorgi (Reggio Calabria, 1953), laureatosi in sociologia a Roma e perfezionatosi a Parma, ha conseguito il dottorato in filosofia nel 1989. Autore del volume Fondazione «marxista» dell'analisi socio-economica nei . «Quaderni del carcere» (1981), ha collaborato a «Comunità», «La Critica Sociologica», «Filosofia», «Il Ponte», «Religioni e Società», "Testimonianze". Ha fra l'altro pubblicato: La fortuna di Max Weber negri Stati Uniti fra le due guerre (1989), Max Weber a St. Louis (1990); e le traduzioni da Weber, Su Símmel e Le scienze sociali di fronte alla comunità rurale («La Critica Sociologica», 1986 e 1990).

Prefazione, di Angelo Scivoletto
Introduzione, di Pietro Leandro Di Giorgi
Max Weber in America
1. Hans Heinrich Gerth e Charles Wright Mifls: esperienze intellettuali a confronto
2. Strategia biografica e scelte interpretatile
3. II 'Max Weber' di Gerth e Mills nella letteratura critica
Note
Hans H. Gerth e C. Wright Mills
Max Weber
L'uomo e l'opera
I. Uno schizzo biografico
II. Gli interessi politici
III. Gli orientamenti intellettuali
1. Marx e Weber
2. Burocrazia e carisma: una filosofia della storia
3. Metodi della scienza sociale
4. La sociologia delle idee e degli interessi
5. Strutture sociali e tipologia capitalistica
6. Condizioni della libertà ed immagine dell'uomo
Note
Indice dei nomi


Contributi: A. Scivoletto, Pietro Leandro Di Giorgi

Collana: Istituto di sociologia dell'Universita' di Parma

Argomenti: Teoria sociologica e storia del pensiero sociologico

Livello: Saggi, scenari, interventi

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