Phil Johnson-Laird entra a pieno titolo fra i protagonisti della psicologia cui è dedicata questa collana. I temi della sua ricerca sono quelli fondamentali in questa disciplina: come funziona la nostra mente? In che relazione stanno percezione e linguaggio? In che modo ragioniamo? Che cosa vuol dire per un organismo avere coscienza? Per tutte queste grandi questioni, in contrasto con la comune tendenza a proporre teorie di singoli fenomeni, Johnson-Laird offre un'unica teoria. Essa si basa sull'idea che gli esseri umani sono in grado di costruire e manipolare, per lo più inconsciamente, modelli mentali.

Benché il suo soggetto sia il funzionamento della mente, sarebbe riduttivo considerare i modelli mentali esclusivamente come un contributo al sapere psicologico. In realtà, questa teoria costituisce un punto di riferimento importante per tutte le scienze cognitive degli ultimi anni. Non a caso, Johnson-Laird descrive il libro in cui presenta in forma sistematica il suo punto di vista - Modelli mentali, appunto - come un esercizio in scienza cognitiva. In esso l'autore persegue, con successo, la difficile sintesi fra psicologia sperimentale, intelligenza artificiale, logica e linguistica per giungere ad una teoria unificata della cognizione.

In questo volume si ripercorre la storia della teoria dei modelli mentali, a partire dalla sua prima formulazione sino ai suoi più recenti sviluppi, passando per alcune tappe fondamentali come l'elaborazione di una teoria del significato delle parole e la discussione del ruolo dei modelli mentali nell'ambito delle scienze cognitive. È una storia affascinante attraverso la quale è possibile ricostruire lo sviluppo e le conquiste dell'ultimo ventennio di ricerca sulla mente.

Patrizia Tabossi insegna Psicolinguistica presso l'Università di Trieste e si occupa di processi cognitivi, in particolare di comprensione del linguaggio e del ragionamento.