Fondata nel 1561 dagli spagnoli provenienti dal Cile, la città di Mendoza. con la sua provincia in gran parte inabitabile per la configurazione montuosa e vulcanica delle zone occidentali e meridionali, ha conosciuto negli ultimi decenni uno sviluppo economico inconsueto in altre regioni argentine. Non ultimo fattore di questo fenomeno tuttora in corso è la presenza di una numerosa collettività italiana, prevalente sulle altre comunità europee e ormai integrata appieno nello scenario sociale andino.

Intorno agli anni '70 del secolo scorso, sull'onda delle emigrazioni non controllate che spopolarono le regioni dell'Italia meridionale, ma anche centro e nord-orientale, gli italiani approdarono in questo vasto territorio (per estensione è la settima provincia argentina) confinante a ovest con il Cile e aperto a sud-est alla Pampa. le condizioni di lavoro erano dure, la povertà della regione, salvo nella fascia pianeggiante occidentale, costringeva la collettività a un livello di vita Infimo. Tuttavia un progressivo aumento del reddito pro-capite si ebbe con lo sfruttamento delle risorse, minerarie, in particolare del petrolio, che oggi viene estratto in quantità pari al 23% della produzione nazionale. Il volume, dopo aver descritto minuziosamente la geografia fisica, politica, socio-economica della regione, analizza il censimento della comunità italiana, che oggi costituisce il 12,4% degli stranieri di Mendoza. Si tratta ormai di una collettività di seconda o terza generazione; ma conserva ancora caratteristiche di gruppo che non si possono spiegare se non attraverso la storia di quella lontana immigrazione.

Luigi Caltagirone, nato ad Agrigento, laureato In scienze politiche a Roma, funzionario del Ministero degli esteri, ha svolto compiti consolari a Tripoli, Dortmund e Mendoza.