La magistratura italiana vive un periodo straordinario e difficile: chiamata a svolgere compiti cruciali in un passaggio essenziale della vita della Repubblica, essa è doverosamente esposta all'attenzione critica dei cittadini.
Ma proprio oggi che i valori della giurisdizione sono più fortemente sentiti dalla coscienza collettiva sarebbe un grave errore scegliere la via dell'immobilismo e della conservazione dello stato di cose esistenti nella giustizia.
È il momento, per la magistratura, di accettare la sfida del ripensamento e di fare la sua parte nell'opera di riscrittura dell'ordinamento giudiziario.
È quanto ha inteso ed intende fare Magistratura democratica, anche con questo volume, frutto non occasionale di due anni di riflessione, che unisce alla critica serrata, senza tentazioni di corporativismo, un'articolata e concreta messe di proposte.