«Mi sono rivolto a lei perché mi hanno detto che è un esperto di disturbi alimentari, che cura le persone anoressiche e bulimiche...»

E vengo così a scoprire che Lucia o Francesco hanno pensato a me immaginandomi come una nuova razza di dottore: qualcosa di diverso dallo psicologo - con il cibo sembra non avere niente a che fare! -, di un po' simile al dietologo - che del cibo si occupa! -, forse gastroenterologo o manipolatore della chimica della fame e della sazietà.

Alle volte parente di una estetista. O addirittura dispensatrice di porzioni (di pillole!) della felicità. Fattucchiera (anoressicologa?).

Raramente uno psichiatra o uno psicoterapeuta. Mai semplicemente un dottore delle emozioni. E alla risposta «Mi occupo anche di persone con queste difficoltà» fa seguito spesso una reazione di sorpresa e di perplessità. Nonostante su anoressia e bulimia si sia scritto e detto molto (troppo?). Forse anche per questo.

Probabilmente perché talvolta l'informazione ha separato sintomi e persone.

E in questo modo si è diffusa l'idea che esistano un mondo a parte, il pianeta disturbi alimentari, e "strani" dottori che se ne occupano.

Ma: chi c'è dietro i sintomi? Per scoprirlo:

 sveliamo i sottili intrecci esistenti tra difficoltà psicologiche, manifestazioni fisiche, stili di pensiero; tra individuo e famiglia, tra singolo e società;

 ripercorriamo la strada che porta alla "malattia" e alla richiesta di aiuto;

 spieghiamo il percorso che compie un dottore per giungere a una diagnosi e alla indicazione di una terapia.

Informare sui disturbi alimentari senza dimenticarsi della persona che ne soffre può fare giungere all'importante traguardo di aiutare e aiutarsi (smettendo, finalmente, di fare da soli).

Romana Caruso, medico chirurgo, specialista in psichiatria, psicoterapeuta, vive e lavora a Brescia; si occupa anche di disturbi del comportamento alimentare dell'infanzia, dell'adolescenza e dell'adulto.