In anni in cui il venir meno di ogni apparente certezza sembra aver corroso anche capacità e volontà progettuali, la riforma sanitaria appena avviata in Italia si presenta forse come l'unica. singolare eccezione. Una sfida, un tentativo arrischiato ma lucido o l'ultimo portato di una cultura politica e sociale da "stato del benessere" un progetto per ciò stesso in ritardo rispetto al tempi? Soprattutto quali i requisiti perché il nuovo servizio sanitario nazionale non si limiti ad una riorganizzazione amministrativa e burocratica, ma consenta un diverso modo di rispondere ai <

Come eventi recenti si sono incaricati di sottolineare, sono i medici, i paramedici, gli operatori socio-sanitari che reggono le sorti e il destino di una riforma di cui sono insieme oggetto e soggetto. Accanto a problemi di -relazioni industriali., vi sono quelli della formazione, dell'aggiornamento, della stessa professionalità e del nuovo ruolo di questi operatori. Affrontati da varie e specifiche angolazioni - nei saggi qui raccolti vengono trattati tra gli altri i temi della distribuzione territoriale del medici in Italia, dell'evoluzione nel rapporto medico-paziente, del ruolo degli operatori in informatica sanitaria, ecc. sono questi aspetti sinora trascurati su cui il volume intende offrire una prospettiva non settoriale ma attenta ai significati più complessi delle trasformazioni in atto. La sfida che la riforma sanitaria pone si traduce infatti non solo in una necessità di programmazione (degli accessi, degli organici, della distribuzione sul territorio), ma ancor più nel doveroso impegno d'elaborare una nuova "cultura dei servizi" adeguata alla crisi di transizione che la società industriale moderna sta vivendo.