Scritti e discorsi 1942-1976

A cura di: Angelo Costa

Scritti e discorsi 1942-1976

Vol. III: gennaio 1952-febbraio 1955

Edizione a stampa

78,00

Pagine: 720

ISBN:

Edizione: 1a edizione 1980

Codice editore: 1440.14.3

Disponibilità: Fuori catalogo

Nato a Genova agli inizi di questo secolo e vissuto fino al 2 luglio 1976, Angelo Costa ha partecipato da protagonista, per oltre un trentennio, alle alterne vicende della nostra storia e della nostra economia.

Presidente della Confederazione generale dell'industria italiana dal 1946 al 1955 e dal 1966 al 1970, egli ha lasciato un profondo segno nella politica economica del nostro paese: il segno di una spiccata personalità nella quale alla pacatezza del tutto ligure si alternava una decisa e spesso dura fermezza; di una profonda conoscenza dei fenomeni economici che, unita ad uno spirito sottilmente analitico, gliene faceva percepire prontamente le cause e prevedere acutamente gli effetti; di una mentalità aperta ad ogni naturale evoluzione ma guardinga dinanzi ad artificiose o forzate innovazioni; di un elevato e dominante senso morale, di un assoluto rispetto della sincerità, dell'obiettività, della coerenza.

Il suo discorso è sempre improntato alla massima chiarezza. Con lo stile piano che gli è proprio, egli tratta ogni argomento in profondità ed arriva linearmente alla conclusione, portandovi per mano chi lo legge o lo ascolta. Dice sempre pane al pane e vino al vino, anche se ciò può essere scomodo o "fuori moda".

Il suo ragionamento si rifà spesso ad alcuni principi di base: la verità va costantemente ricercata ed affermata senza reticenze: i fenomeni economici sono complementari e vanno sempre esaminati nella loro interdipendenza; se si vuole eliminare un male occorre agire sulle cause e non sugli effetti; se si vuoi realizzare un bene occorre mirare agli effetti ed accertarsi che essi non siano controproducenti; il benessere della nazione dipende dalla ricchezza che si produce ed è pregiudicato da ogni distruzione di ricchezza; I' economia si regge sul mercato e se l'intervento dello stato se ne può discostare per validi motivi politici si deve dire che si fa della politica e non dell'economia: sul piano sociale si deve agire con particolare lungimiranza e non cercare vantaggi immediati che possono essere illusori; i nemici peggiori della socialità sono la confusione di idee e la demagogia: si deve sempre parlar chiaramente ed affermare ciò che è vero e non ciò che può compiacere l'uditorio. la raccolta degli scritti e discorsi di Angelo Costa inizia con una lettera che egli scrisse nel luglio 1942 a Luigi Einaudi e termina con un appunto incompiuto che egli redasse due giorni prima della sua dipartita per indicare le qualità che dovrebbe avere il presidente di una organizzazione di imprenditori.

E' un'opera omnia vastissima ed estremamente varia: dagli appunti su particolari argomenti che egli faceva talvolta per propria memoria a quelli di più ampio contenuto che inviava ai responsabili della politica economica e sociale; dalla corrispondenza con personaggi di chiara fama su problemi di grande rilievo alle lettere che scriveva a chiunque si rivolgeva a lui per esporgli le proprie idee od anche criticare le sue: dai discorsi programmatici alle annuali assemblee degli industriali ad allocuzioni presso altri consessi internazionali, nazionali o locali e conferenze presso istituti ed enti pubblici e privati; e poi articoli, monografie e scritti sui più diversi argomenti, interventi a congressi e convegni di studi, dichiarazioni, interviste e dibattiti alla stampa ed alla radiotelevisione.

E' una documentazione che riflette non solo il carattere di Angelo Costa e quello dei personaggi con i quali egli si è intrattenuto e talvolta scontrato, ma anche avvenimenti, episodi e fatti di costume che hanno caratterizzato oltre un trentennio di vita italiana; una miniera di informazioni per gli studiosi di politica economica e per tutti coloro che vogliono riflettere sulla recente storia e sul costume del nostro paese.

La pubblicazione è realizzata a cura di Franco Mattei. sotto gli auspici di un Comitato promotore costituito da: Giovanni Agnelli, Paolo Baffi, Pietro Campanella, Guido Carli, Silvio Golzio, Giuseppe Manzitti, Franco Mattei, Leopoldo Pirelli.

• Documenti dal 12 gennaio 1952 all' 8 febbraio 1955*
* 12 gennaio 1952: lettera al ministro delle Finanze, Vanoni (funzioni, limiti, equità ed applicabilítà dell'imposta; suggerimenti per una riforma del sistema fìscale)
* 16 gennaio 1952: dichiarazioni all'assemblea dei delegati delle associazioni aderenti alla Confindustria
* 19 gennaio- 18 luglio 1952: corrispondenza con il segretario generale della Cisl, Giulio Pastore (atteggiamento della Cisl nei confronti della Confindustria)
* 1 febbraio 1952: conferenza stampa all'Associazione della stampa estera (problemi dell'industria nel contesto della società italiana e internazionale)
* 12 febbraio 1952: lettera al ministro dell'Industria e commercio, Campilli (provvedimento idonei ad agevolare le esportazioni)
* 28 febbraio 1952: lettera alla Fondazione internazionale per l'armonia nei rapporti sociali economici (compartecipazione ed azionariato dei dipendenti)
* 29 febbraio e 28 marzo 1952: lettere al prof. Mario Marconi (atteggiamento degli ambienti americani circa la politica sindacale della Confindustria)
* Marzo 1952: intervista a Momento sera (problemi della disoccupazione)
* 1 aprile 1952: lettera all'avv. Angelo Toffoletto (natura e funzioni dell'organizzazione degli imprenditori)
* 9 aprile 1952: dichiarazioni per il Cir (prosecuzione degli aiuti americani per il 1953).
* 12 aprile 1952: lettera al dott. Mario Astengo, presidente dell'Unione industriali di Savona (applicazione di alcune imposte)
* 12 aprile 1952: dichiarazioni alla radio (messaggio pasquale)




* 4-5-6 giugno 1952: dichiarazioni ed interventi al VI convegno di studi di economia e politica industriale (Venezia)
* 7 giugno 1952: conversazione alla radio sul VI convegno di studi di economia e politica industriale
* 14 giugno 1952: lettera al ministro del Bilancio e ad interim del Tesoro, Pella (articolo "Una tariffa da rifare", pubblicato da Il messaggero)
* 16 giugno 1952: lettera al settimanale Epoca (libro di Ernesto Rossi: "Settimo: non rubare")
* 28 giugno 1952: dichiarazioni alla radio (industrializzazione della Sicilia)
* 2 luglio 1952: lettera al Ministro dell'industria e commercio, Campilli (crisi dell'industria tessile)
* 28 agosto 1952: lettera al presidente del Consiglio dei ministri, De Gasperi (intervista di De Gasperi a Il messaggero)
* 13 settembre 1952: intervento al convegno internazionale per lo studio dei problemi economici della Federazione europea (gradualità dell'integrazione europea)
* 16 settembre 1952: lettera alla rivista Mondo economico (andamento dell'esportazione)
* 19 settembre 1952: lettera al presidente della Commissione centrale della piccola industria, Ottorino Zecchi (situazione e problemi delle piccole imprese nell'ambito della Confindustria)
* 2 ottobre e 8 novembre 1952: lettere a mons. Giovanni Battista Montini, sostituto alla Segreteria di stato della Santa Sede (intervento dei lavoratori nella gestione delle aziende)
* 3 ottobre 1952: lettera al presidente della giunta di coordinamento del Comitato nazionale per la produttività, sen. Guido Corbellini (distribuzione dei benefici ricavati dall'incremento della produttività)
* 7 e 23 ottobre 1952: lettere all'assistente centrale delle Acli, mons. Luigi Civardi (articolo "Disoccupazione" pubblicato su L'osservatore romano)
* 7 e 25 ottobre 1952: lettere al direttore generale della società Edison, Vittorio De Biasi (Ferrovie dello stato e linee di navigazione sovvenzionate dallo stato)
* 21 ottobre - 29 novembre 1952: corrispondenza con mons. Paolo Galeazzi, vescovo di Grosseto (riforma fondiaria)
* 25 ottobre 1952: articolo "Panorama industriale e prospettive" per il periodico inglese The statisi
* 17 novembre 1952: appunto per 9 ministro del Bilancio, Pella, e per il segretario della Dc, Gonella (ordinamento delle "compagnie di lavoro")
* 26 novembre 1952: lettera al dott. Rinaldo Rinaldi (intervista del sen. Federico Ricci a Mondo economico)
* 27 novembre 1952- 17 giugno 1953: corrispondenza con l'ing. Rocco Piaggio e con il ministro della Marina mercantile, Cappa (disegno di legge sulle nuove costruzioni navali)
* 5 dicembre 1952 - 25 febbraio 1953: lettere aperte sui quotidiani Il tempo, Il globo e 24 ore con il segretario generale della Cisl, Giulio Pastore
* 9 dicembre 1952: lettera al ministro delle Finanze, Vanoni (verifiche fiscali alla Flotta Lauro)
* 16 dicembre 1952: dichiarazioni all'assemblea dei delegati delle associazioni aderenti alla Confindustria
* 23 e 24 febbraio 1953: lettere al sindaco di Firenze, Giorgio La Pira (licenziamenti e disoccupazione)
* Febbraio 1953: prefazione al volume L'industria italiana per i suoi operai
* 13 marzo 1953: lettera al ministro delle Finanze, Vanoni (rimborso degli oneri fiscali all'esportazione)
* 18 marzo 1953: lettera al ministro delle Finanze, Vanoni (provvedimenti in materia di determinazione dei redditi e di accertamento delle imposte dirette)
* 20 marzo 1953: "Intesa industriale" (articolo sulla collaborazione italo - tedesca nel quadro dell'Unione economica europea, su 24 ore e Handelsblatt)

* 26 marzo 1953: "Politica di commercio estero" (articolo su Il globo)
* 31 marzo 1953: dichiarazioni all'assemblea annuale dell'associazione industriale lombarda
* 8 aprile 1953: lettera al direttore de Il corriere della sera, Mario Missiroli (monopoli e legge antitrust; politica industriale dell'Iri)
* 28 aprile 1953: lettera al governatore della Banca d'Italia, Donato Menichella (politica dei noli marittimi)
* Maggio 1953: prefazione al volume L'industria italiana alla metà del secolo XX
* Maggio 1953: risposte per l'inchiesta "Il problema della casa" nel periodico Famiglia e civiltà
* 18 maggio e 25 giugno 1953: lettere al prof. Costantino Bresciani Turroni (articolo "cambi fissi o variabili? " su R corriere della sera)
* 26 giugno 1953: lettera al seri. Luigi Sturzo (problemi della disoccupazione e "compagnie di lavoro")
* 27 giugno 1953: conferenza sul tema "La funzione dell'imprenditore" (Genova)
* 1 agosto 1953: lettera al sen. Alberto Pirelli (discorsi di eminenti personalità inglesi in materia di salari e produttività)
* 4 agosto e 1 settembre 1953: lettere al presidente della Confederazione generale italiana del commercio, Gianmaria Solari (importazioni ed esportazioni; costi di produzione e costi di distribuzione)
* 5 agosto 1953 - 19 febbraio 1954: polemica con il presidente del Cio (organizzazione americana dei sindacati industriali), Walter Reuther, sulla politica sociale ed economica degli imprenditori italiani
* 7 agosto 1953: risposte all'inchiesta sui risultati delle elezioni politiche del 7 giugno 1953, per la rivista Il parlamento
* 11 agosto - 28 ottobre 19 53: corrispondenza con il governatore della Banca d'Italia, Donato Menichella (evoluzione dei salari nel 1952; diritti compensativi sull'importazione di materie prime)
* 18 settembre 1953: lettera al prof. Guido Maria Baldi (osservazioni all'opuscolo "Riflessi psicologici, giuridici ed economici dei regimi di sicurezza sociale sulla ricerca del tipo di occupazione")
* 24 e 26 settembre 1953: conferenza stampa e dichiarazioni alla radio sul conglobamento dell'indennità di contingenza nella retribuzione ordinaria
* 25 settembre - 21 ottobre 1953: "Appunti per un amico monsignore" e corrispondenza con mons. Franco Costa
* 8 ottobre 1953: appunti per il sottosegretario di stato al Bilancio, Ferrari Aggradi (vincolo delle locazioni; programma per l'edilizia; rimborso dei maggiori costi di prodotti siderurgici per agevolare l'esportazione dei prodotti meccanici)
* 13 ottobre 1953: dichiarazioni al giornale L'Information (problemi economici del mercato europeo)

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