Proviamo a mettere da parte l'idea che gli altri animali siano dei "beni" delle "risorse" a nostra disposizione. Ad ammettere che hanno un valore loro proprio, che prescinde da quello che noi gli attribuiamo. A considerarli come individui e non solo come specie. A non dare più per acquisito che la nostra posizione di dominio sia un dato naturale. Sapendo che anche loro conoscono la sofferenza, e la rifuggono. Così come evitano, fin quando è possibile, la morte. Allora dovrebbe risultare evidente che il modo in cui abbiamo affrontato fino ad ora i rapporti con loro e risolto i possibili "conflitti di interesse" non è necessariamente quello giusto, né l'unico possibile.

Da questo non deriva automaticamente una nuova precettistica su ciò che è male e ciò che è bene. E nemmeno una enfatica dichiarazione di amicizia e di amore nei loro confronti: c'è forse bisogno di provare amicizia e amore verso tutti gli umani per ritenere moralmente sbagliato uccidere, provocare sofferenza, privare della libertà i nostri simili?

Ne può invece derivare, e ne sta derivando, una revisione critica del nostro modo di rapportarci agli altri animali, della reale consistenza dei "conflitti di interesse" se e quando davvero esistono, e del modo in cui li affrontiamo ora. Usando nel farlo tutti i possibili argomenti, scientifici ed etici, culturali in senso più ampio, economici, sociali. E affrontando apertamente le contraddizioni che fra questi diversi punti di vista possono emergere.

Questo libro vuole essere una mini-guida a questa ,revisione,,, con poche risposte e molti interrogativi lasciati aperti. In cui si parla anche di come sono (o non sono) regolamentati dalle leggi i nostri rapporti con gli altri animali e di quali sono le proposte di cambiamento già presenti nella nostra società.

Franco Travaglini, giornalista, attualmente dirige BUONO, mensile di alimentazione naturale. Scrive di animali dal 1980 quando curava una rubrica giornaliera intitolata "... e gli altri animali", sul quotidiano Lotta continua,