Il volume intende offrire un contributo alla comprensione del funzionamento dello spesa sociale in Italia, in un momento in cui particolarmente acuto è il tema della crisi del Welfare State, nel dibattito politico e scientifico come nel conflitto sociale. L'analisi, condotto in particolare sugli effetti redistributivi, si rivolge alla spesa sociale nel complesso, per approfondire poi la spesa sanitaria e quella pensionistica.
Viene anzitutto delineato il quadro di riferimento storico e teorico del sistema del Welfare State in Italia, in relazione alla sua funzione di regolazione del conflitto oltreché di ammortizzatore sociale, evidenziandone i limiti nella crescita incontrollato dello spesa. l'esame quantitativo della spesa sociale pubblica (per voce economica e per area funzionale) si raccorda ad una valutazione degli effetti positivi sulla curva della distribuzione del reddito. L'analisi della spesa sanitaria, condotto sulle decisioni delle leggi finanziarie dal I 980 in poi, lascia emergere il mancato conseguimento degli obiettivi di miglioramento dell'efficienza del Servizio sanitario. Sotto il profilo redistributivo, si evidenziano invece i limiti connessi alla formula capitaria di ripartizione delle risorse; alla natura contributiva del finanziamento; al sistema di incentivazione delle spese sanitarie private e ai trasferimenti fra generazioni. L'analisi storica del sistema pensionistico mostra come la sua struttura iniziale sia stato gradualmente ma profondamente modificato, con l'effetto finale di aumentare il soldo già negativo del settore pubblico. Vengono inoltre fornite previsioni sino al 2005 sull'evoluzione del Fondo Pensioni dei lavoratori Dipendenti del settore privato, che evidenziano un andamento futuro chiaramente crescente per i più significativi rapporti caratteristici (aliquota contributiva di equilibrio; disavanzo finanziario di gestione/Pii; ecc.).