Quali sono gli effetti di un programma di investimenti pubblici nel Mezzogiorno? Basta aumentare la spesa pubblica o i trasferimenti alle famiglie dell'area meridionale per tamponare la crisi sociale che affligge queste regioni? Oppure occorre fare qualcosa di più e di diverso? Questo volume cerca di fornire risposte a simili interrogativi mediante l'impiego di un particolare strumento di analisi, la matrice di contabilità sociale, che permette di stimare i rapporti economici intercorrenti tra i diversi operatori di un sistema economico (imprese, famiglie, attività produttive, settore pubblico, settore estero). la matrice di contabilità sociale che viene impiegata, è stata costruita per la prima volta distinguendo il Mezzogiorno dal Centro-Nord d'Italia e misurando i legami economici che intercorrono tra le due aree nonché i rapporti economici interni a ciascun'area. la matrice permette di quantificare gli impulsi di domanda che si trasmettono da una regione all'altra e viene inoltre qui impiegata per costruire un modello di equilibrio economico generale a due regioni e a più settori produttivi.
La conclusione a cui perviene quest'indagine, è che le politiche di sostegno dei redditi e dell'occupazione non bastano ad avviare a soluzione il problema del Mezzogiorno. Occorrono politiche che puntino a trasformazioni di struttura, che puntino in particolare all'industrializzazione del Sud. Inoltre queste politiche vanno accompagnate al controllo dei redditi nelle regioni più ricche d'Italia per impedire che l'inflazione redditi/prezzi penalizzi la gracile economia meridionale.