La Lombardia fra Seicento e Settecento

Luigi Faccini

La Lombardia fra Seicento e Settecento

Riconversione economica e mutamenti sociali

Edizione a stampa

34,50

Pagine: 288

ISBN: 9788820425760

Edizione: 2a edizione 1999

Codice editore: 1337.4

Disponibilità: Discreta

Dopo la rovinosa peste del 1630, che colpì duramente anche le città, le campagne lombarde presentavano un paesaggio desolante dove, alla grande diminuzione del numero dei contadini, fuggiti o decimati dalla malattia, dalla denutrizione e dalle operazioni belliche, corrispondeva l'allargamento delle terre incolte; così come all'allentarsi dei legami di mercato faceva seguito la riduzione degli scambi e della circolazione monetaria. La regressione dei rapporti contrattuali e la riduzione ad un'agricoltura di sussistenza.

Eppure solo un secolo dopo lo stato di quelle campagne appariva completamente mutato, soprattutto in pianura, dove si era ormai affermata la grande azienda agricola, gestita dall'affittuario imprenditore, organizzata in una complessa gerarchia di forza-lavoro padrona di raffinate tecniche colturali e di allevamento. Vi era ciò stato, nelle volgere di poche generazioni, un ritorno alla terra che aveva portato la Lombardia non solo a superare la crisi della prima metà del Seicento, ma addirittura ad avviare un positivo processo di progressiva trasformazione in senso capitalistico della propria agricoltura.

Questo libro spiega per quali ragioni e secondo quali modalità ciò sia potuto avvenire: e per farlo inserisce il tortuoso evolvere delle scelte agricole e del rapporto con la terra all'interno di una più ampia analisi delle dinamiche economiche che su queste scelte influirono in misura spesso decisiva. Affianca cioè allo studio dei contratti e delle colture un'attenta indagine sugli investimenti di capitale, sulle forme del credito e dell'usura, sulla struttura finanziaria e fiscale, seguiti nei loro riflessi sulle vicende di una miriade di piccole e grandi aziende.

Ne risulta un contributo storiografico innovatore e di rara lucidità, essenziale per comprendere un periodo cruciale della storia moderna lombarda ed italiana, nel quale si vennero gettando le basi di una nuova società e di una nuova economia.

Luigi Faccini, un giovane storico prematuramente scomparso, è stato professore di Storia dell'agricoltura nell'Università degli studi di Trieste prima e poi in quella di Verona, membro dei comitati di direzione delle riviste "Società e storia", "Padania", "I Viaggi di Erodoto", "Annali di storia isontina". Ci ha lasciato tra l'altro le seguenti opere: L'economia risicola lombarda dagli inizi del XVIII secolo all'Unità (Milano, Sugarco, 1976) e Uomini e lavoro in risaia. Il dibattito sulla risicoltura nel '700 e nell'800 (Milano, Angeli, 1976). Ha inoltre collaborato agli "Annali" della Storia d'Italia Einaudi e ha curato la pubblicazione dell'inchiesta di Karl Czoernig Agricoltura e condizioni di vita dei lavoratori agricoli lombardi: 1835-1839 (Milano, Regione Lombardia - Editrice Bibliografica, 1986).



Monete e unità di misura
Il tracollo di un sistema
(La peste e la crisi economica urbana; Le province dello stato; Crisi demografica e devastazione delle campagne; Fughe, emigrazione e crollo dei prezzi)
Il mercato del denaro . La rivoluzione del credito
(I censi consegnativi e la crisi del credito; L'intervento dello Stato, la modificazione degli strumenti creditizi e il crollo del costo del denaro; La lenta discesa del XVIII secolo)
"Li moderati frutti del suo denaro": la remunerazione degli investimenti nel XVII secolo
(La diminuzione dei profitti sul mercato dei cambi e nella "mercatura"; L'alienazione dei beni e dei redditi dello Stato; La rendita fondiaria)
La Lombardia fra Seicento e Settecento (Rischi e vantaggi dell'acquisto fondiario)
Le sperequazioni fiscali
(Le cause delle ingiustizie tributarie; Città e contadi. La geografia delle sperequazioni; L'entità del carico)
La spogliazione delle comunità
(L'indebitamento delle città e delle comunità rurali; Il saccheggio delle casse comunali e l'evasione fiscale; Abbandono delle colture, sequestri e spartizione dei beni comunali)
Vecchie fortune e nuove proprietà
( La rivincita dei contadini; Le fortune del clero; Il nuovo rafforzamento della grande proprietà; Riordinamento e diversificazione aziendale)
L'evoluzione contrattuale e la demonetizzazione dell'agricoltura
(I contratti prima della tempesta; La catastrofe agricola e il ritorno alla masseria; La contrazione degli affitti e la modificazione dei contratti; La stagnazione e la tarda crisi dell'agricoltura asciutta; L'invasione delle pecore; I grani dei contadini)
Il mercato, i contratti e la rinascita dell'economia rurale
(Il ritorno del grande affitto; Le fortune dei fittabili; I capitali nella terra; Le brevi crisi del XVIII secolo; I capitali dei fittabili; Lo sviluppo senza capitali dell'area asciutta)
I capitali, il lavoro, la terra
(I diboscamenti e l'intensificazione delle colture arboree; I profitti dell'agricoltura; Una nuova ricchezza dell'acqua; La nuova espansione dell'irriguo; Le contraddizioni dello sviluppo; Una nuova Lombardia).

Contributi:

Collana: Saggi di storia

Argomenti: Storia economica - Storia sociale e demografica

Livello: Saggi, scenari, interventi

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