Le ricerche pubblicate in questo volume sono state promosse dal Consiglio regionale dell'Emilia-Romagna, con l'apporto di un Comitato regionale nominato dall'Ufficio di Presidenza, nell'ambito del programma di iniziative per il 50° anniversario dell'Assemblea Costituente e della Costituzione.

Nel passaggio dal 50° anniversario della Resistenza e della liberazione dall'occupazione tedesca e dalla dittatura fascista al 50° della Repubblica, della Assemblea Costituente e dell'entrata in vigore della Costituzione, istituti storici e culturali dell'Emilia-Romagna particolarmente attenti - per ragioni costitutive e per vocazione - ai nodi cruciali della transizione dal fascismo alla democrazia, hanno inteso indagare ragioni, forme, esiti di quelle vicende e di quelle scelte, attraverso ricerche originali e più ampie riflessioni anche in chiave comparata, in grado di produrre conoscenze destinate sia alla riflessione degli studiosi sia a offrire nuove opportunità per l'insegnamento della storia del '900.

Ne è scaturita un'inedita forma di collaborazione interna al progetto di ricerca sulla "fondazione" della Repubblica e gli anni della Costituente, presentato dall'Istituto regionale "Ferruccio Parri", dall'Istituto Gramsci dell'Emilia-Romagna e dagli Istituti storici della resistenza e dell'età contemporanea di questa regione e fatto proprio dal Comitato regionale per il 50° della Costituente e della Costituzione.

I ricercatori hanno indagato sulle diverse e spesso contrapposte culture politiche, sugli atteggiamenti di gruppi sociali e di specifiche comunità sub-regionali, sui comportamenti elettorali, su istituti e strumenti di formazione e aggregazione di massa, sui processi di costruzione della cittadinanza politica e sociale delle donne nell'Emilia-Romagna del secondo dopoguerra. Il volume raccoglie i risultati di queste ricerche, preceduti da saggi dedicati a significativi nodi della storia italiana tra il fascismo e la democrazia.

Il notevole scavo documentario che ha contraddistinto questo lavoro collettivo è testimoniato, oltre che dalle singole ricerche, dal censimento condotto sugli archivi privati dei costituenti eletti in Emilia-Romagna.