Ambientata in uno stabilimento militare, Fort Apache è una ricerca sulla burocrazia pubblica. Naturalmente, molti degli aspetti analizzati in questa analisi etnografica sono direttamente collegati alla natura dell'organizzazione studiata: dai numerosi ed efficaci riferimenti allo sfondo militare su cui si muovono gli attori, alla ricostruzione dei rapporti gerarchici, che non possono non essere influenzati anche tra civili dal contesto istituzionale, alla fine descrizione delle relazioni tra il personale in divisa e il personale in borghese.

Tuttavia sarebbe riduttivo ricondurre questo libro alla sociologia militare soltanto. Fort Apache è infatti un'ampia, brillante osservazione sul campo di una amministrazione pubblica all'acme del suo sviluppo morfologico, una talvolta impietosa, ma accurata e convincente lettura dal di dentro di una burocrazia come le altre.

L'apporto più significativo dell'approccio etnometodologico consiste nel leggere la quotidianità con la freschezza e la curiosità che si dedica alla diversità e, nello stesso tempo, nell'interpretare la diversità con l'equilibrio con cui si guarda alla normalità. Se Fort Apache trova talvolta i suoi antecedenti nella produzione letteraria, nei cantori degli splendori e delle miserie delle grandi burocrazie storiche, da Gogol a Balzac a Kafka, questo lavoro rappresenta comunque un pregevole esempio di scienza sociale sul campo. Ciò grazie alla sua capacità di cogliere aspetti critici che non si esauriscono nei confini di una specifica esperienza come quella descritta ma, al contrario, forniscono preziosi elementi per l'arricchimento dell'idealtipo della burocrazia contemporanea, a partire dalla situazione italiana all'indomani della crisi degli anni novanta e alle prese con un traumatico processo di mutamento a cavallo del nuovo secolo.