Nella visione di un'agricoltura compatibile con la protezione delle risorse ambientali, fra cui in primo luogo il suolo, è necessario quantificare quei parametri che ne determinano la qualità e quindi anche il suo possibile deterioramento, proprio nell'ottica di una gestione territoriale capace di prevenire la degradazione ambientale.

L'esigenza di standardizzare la metodologia analitica per lo studio del suolo, in primo luogo quella chimica, è stata lungamente sentita nell'ambito della Società Italiana della Scienza del Suolo, che nel corso degli anni ha pubblicato e aggiornato più volte i metodi di analisi chimica del suolo, raccomandando ai laboratori italiani una serie di metodi normalizzati, al fine di poter rendere omogenei i dati analitici e la loro presentazione, e arricchendo tale presentazione con cenni interpretativi.

Solo però in seguito all'istituzione nel 1990 dell'Osservatorio Nazionale Pedologico e per la Qualità del Suolo, si arriva all'ufficializzazione delle metodologie con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Ed è caratteristica peculiare dell'impostazione di quest'ultima definitiva versione il riferimento costante non solo all'ufficializzazione, avvenuta o meno, in sede nazionale, ma anche alla posizione internazionale di ciascun metodo. Ciò deve essere inteso anche come espressione di un'attività nazionale propositiva, e non solo di recepimento passivo, sullo scenario dell'elaborazione dei metodi a livello internazionale.

Questo manuale a schede, definitivo proprio perché continuamente aggiornabile, unico nel suo genere, non solo in Italia, abbraccia praticamente tutti i parametri inerenti le proprietà chimiche del suolo e ciascun argomento è stato trattato dai maggiori specialisti italiani del settore.

Il manuale è diretto a tutti i cultori di scienza del suolo, e in particolare a tutti i laboratori di ricerca e di analisi sia pubblici che privati.