Nel Settecento l'immaginazione resta sí la facoltà dell'immagine e delle figure, ma valutata altrettanto come vertiginosa capacità combinatoria risulta ormai indissociabile dai processi conoscitivi tra cui non smette più di rivendicare, seppur con successo alterno, un ruolo centrale. Con questo volume si è voluto indagare la funzione conoscitiva dell'immaginazione in un'ottica che aggregasse contributi di specialisti della cultura italiana e francese di vari ambiti disciplinari.
Si è mirato a sollecitare una riflessione che tenesse in conto la molteplicità dei tracciati che collegano testi di filosofi, scienziati e letterati italiani e francesi in un'età di continua mutazione in tutti i campi dello scibile.
Scritti in italiano e in francese, i saggi si dividono in quattro sezioni: strategie epistemologiche; questioni di metodo relative alla pedagogia, la matematica, la storia naturale e la medicina; retorica e funzione della metafora; immaginazione e origini del linguaggio. Tra i filosofi, scienziati e letterati studiati si notano i nomi di Locke, Lamy, Vico, Muratori, Fontenelle, Condillac, Buffon, Diderot, d'Alembert, Metastasio, De Brosses, Turgot, Copineau, Ginguené e Leopardi.
I quattordici saggi qui raccolti sono nati come relazioni a due Giornate di studio internazionali organizzate alla Universiteit Gent nel (10-11 Marzo 2001).
Sabine Verhulst insegna Letteratura italiana alla Universiteit Gent e all'Université libre de Bruxelles. Ha pubblicato La frottola (XIV-XV sec.): aspetti della codificazione e proposte esegetiche (Gent, 1990) ed è autrice di saggi sul Quattrocento, sul Settecento, su Leopardi e sulla storia delle idee.