Architetto e ingegnere: Luigi Tatti (1808-1881)

Stefano Della Torre

Architetto e ingegnere: Luigi Tatti (1808-1881)

Edizione a stampa

23,00

Pagine: 144

ISBN: 9788820432782

Edizione: 1a edizione 1989

Codice editore: 298.8

Disponibilità: Discreta

Nel corso dell'Ottocento, la separazione tra la cultura scientifica dell'ingegnere moderno e quella dell'architetto, già chiaramente delineata in astratto, non è tuttavia spesso operante né sul piano delle istituzioni, né sul piano della consapevolezza e delle scelte personali. La riorganizzazione degli studi tecnici e artistici, la ridefinizione dei ruoli professionali, sono per tutto il secolo al centro di un serrato dibattito, che si intreccia con la ricerca di un nuovo linguaggio architettonico che esprima "lo spirito del secolo".

La carriera di Luigi Tatti costituisce un esempio utilissimo per verificare nel concreto di una esperienza vissuta i riflessi di una situazione così complessa e dinamica. Noto alla letteratura soltanto per qualche accenno alla sua opera di ingegnere ferroviario, Tatti si configura, alla luce, della ricostruzione biografica che questo testo propone, come uomo versato in tutti i settori, tradizionali e innovativi, dell'arte del costruire, impegnato in politica e in economia, culturalmente consapevole e in rapporti di familiarità con i protagonisti del suo tempo. L'evoluzione del suo ruolo professionale, dei suoi interessi scientifici, del suo pensiero, disegna una parabola comune a molti dei quadri tecnici della generazione che «costruì» l'Italia unita, sorretti da un'incrollabile fede nel liberismo economico e nella benefica azione del progresso tecnico, destinato tra l'altro a generare la desiderata nuova architettura.

Quasi a rafforzare l'accento sulla poliedricità del personaggio, che riflette la complessità della situazione generale, questo testo mette a fuoco anche quegli aspetti dell'opera del Tatti che finora erano stati ignorati: la sua attività come architetto professionista, il suo ruolo nel dibattito sull'eclettismo, il suo coinvolgimento in età postunitaria nella tutela dei "patri monumenti». Ne esce un ritratto vivo ed emblematico delle tensioni e delle contraddizioni che attraversarono il mondo dell'edilizia nel secolo scorso, lasciando un'eredità profonda, della quale ancor oggi siamo partecipi.

Stefano Della Torre (1955), ingegnere e architetto, si è laureato presso il Dipartimento di conservazione delle risorse architettoniche con una tesi su Luigi Tatti. t, ricercatore presso il Dipartimento di ingegneria dei sistemi edilizi e territoriali del Politecnico di Milano. La sua produzione scientifica spazia dalla storia del restauro architettonico alla metodologia d'indagine nei centri antichi, con particolare riguardo all'uso delle fonti catastali. Tra le sue numerose pubblicazioni: Microanalisi di una città. Proprietà e uso delle case della Città Murata di Como dal Cinquecento all'Ottocento (con M. Gianoncelli), 1984.

Presentazione, di Giuliana Ricci
Premessa
1. Biografia di Luigi Tatti
1.1 La formazione (1808-1838)
1.2. li periodo dal 1838 al 1848
1.3. Dopo il 1848
1.4. Il periodo postunitario
2. L'opera del Tatti nella Lombardia preunitaria
2.1. Le opere d'architettura
2.2. La questione dello stile
2.3. I modi di produzione dell'architettura e l'impatto sulla città
3. L'opera del Tatti in età postunitaria nel campo della tutela
4. Elenco degli scritti editi da Luigi Tatti
Appendice: scritti inediti di Luigi Tatti
1. La moderna architettura benché imitatrice dell'antica conserva il carattere del secolo (1829)
2. Le città di Lombardia e i loro mutamenti (1844)
3. Saggio sulle vicende dell'architettura in Milano (1844)
Bibliografia generale
Elenco delle sigle


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