Il progetto di conservazione

Cesare Feiffer

Il progetto di conservazione

Edizione a stampa

39,00

Pagine: 600

ISBN: 9788820430559

Edizione: 1a ristampa 2006, 10a edizione 2002

Codice editore: 298.4

Disponibilità: Esaurito

Il presente volume non è un manuale, né tanto meno ha la pretesa di condensare tutte le domande, le risposte e le indicazioni tecniche inerenti la formulazione di un corretto «progetto di conservazione». E' piuttosto una trattazione ampia ed organica sui principi teorici della prassi del restauro, sulle finalità della «conoscenza» preliminare e della diagnostica, sulle metodologie e tecniche del progetto, sempre diverso anche per edifici ipoteticamente uguali.

Nella prima parte l'autore approfondisce le tecniche della «conoscenza» con un'ampia esemplificazione grafica e fotografica di casi reali e un'antologia delle principali caratteristiche costruttive e alterative: ciò allo scopo di offrire non solo un supporto teorico e di metodo, ma anche un concreto aiuto operativo per la soluzione di casi pratici. Vengono poi sviluppate le problematiche teoriche e tecniche del "progetto", al fine di dimostrare che progettare attivamente la conservazione non significa immobilizzare o ruderizzare le fabbriche esistenti senza dotarle dei moderni

comfort tecnologici, ma piuttosto operare con progetti che mantengano autentici i caratteri e la materialità delle architetture, senza alterarle o modificarle inutilmente tramite interpretazioni dei «valori» storici, artistici o estetici che sono sempre soggettive e quindi falsanti.

Cesare Feiffer (Venezia 1954) si è laureato in architettura presso lo I.U.A.V. nel 1979. In quell'Università ha collaborato ai corsi di Restauro e Restauro urbano tenuti rispettivamente da Salvatore Boscarino, Mario Dalla Costa e Amedeo Bellini, con cui collabora attualmente nel corso di Teoria del restauro del Politecnico di Milano. Associa all'attività professionale, rivolta al patrimonio edificato esistente, quella di ricerca, che affronta le tematiche relative al «progetto di conservazione». Fra le sue pubblicazioni: Le pietre dell'architettura venera e di Venezia (Venezia 1981), E riuso edilizio (Milano 1984), oltre a numerosi articoli su riviste specializzate e interventi a convegni nazionali e internazionali.

Presentazione, di Amedeo Bellini
Premessa
Note
1. Il progetto di conservazione
1. Problemi di carattere generale
2. L'organizzazione del progetto
Note
2. La conoscenza della fabbrica
1. Il rilievo: problemi generali e di metodo
2. Il rilievo: problemi tecnici e operativi
2.1. Il progetto di rilievo
2.2. Il rilievo topografico
2.3. I sistemi di misurazione diretti e indiretti
2.3.1. Rilievo diretto
2.3.2. Rilievo indiretto
2.3.3. Rilievo fotogrammetrico
2.3.4. Rilievo fotografico
2.3.5. Rilievo e progetto
2.3.6. Strumenti per il rilievo (topografico, indiretto e diretto)
3. La lettura tramite modelli: problemi generali e di metodo
4. Il modello iconico
5. Il modello distributivo
6. Il modello costruttivo: caratteri generali
6.1. Le strutture esterne
6.1.1. I terreni fondali: le rocce lapidee
6.1.2. I terreni fondali: le rocce sciolte
6.1.3. I terreni fondali: la conoscenza tramite le prove in sito e in laboratorio
6.2. Le strutture interne principali
6.2.1. Le fondazioni
6.2.2. Gli apparecchi murari
6.2.2.1. Gli apparecchi murari a tessitura omogenea
6.2.2.2. Gli apparecchi murari a tessitura disomogenea
6.3. Le strutture interne secondarie
6.3.1. Le strutture di contenimento verticale
6.3.2. Le strutture di contenimento orizzontale
6.3.3. Le strutture inclinate
6.3.3.1. Le strutture inclinate spingenti
6.3.3.2. Le strutture inclinate a «spinta contenuta»
6.4. Le strutture totalmente portate o decorative
Note
3. Le alterazioni degli stati di equilibrio
1. Il modello dello «stato di conservazione»
2. Le cause intrinseche
2.1. I caratteri generali
2.2. Le cause intrinseche relative al posizionamento
2.3. Le cause intrinseche relative alla struttura dovute a deficienze nella composizione dei singoli materiali
2.3.1. I difetti nella composizione dei singoli materiali: note generali
2.3.1.1. I laterizi
2.3.1.2. I materiali lapidei
2.3.1.3. I leganti e le malte
2.3.1.4. I legnami
2.4. Le cause intrinseche relative alla struttura dovute a errori ideativi e costruttivi
2.4. 1. Le strutture di fondazione
2.4.2. Le strutture verticali
2.4.3. Le strutture orizzontali
2.4.4. Le strutture inclinate
3. Le cause di alterazione estrinseche
3.1. Caratteri generali
3.2. Un problema preliminare: l'umidità
3.3. Le cause estrinseche dovute all'opera dell'uomo
3.4. Le cause estrinseche dovute agli agenti naturali
3.4.1. Gli agenti naturali ad azione occasionale
3.4.2. Gli agenti naturali ad azione prolungata
3.4.2.1. I fenomeni di origine fisicomeccanica
3.4.2.1.a. Il gelo
3.4.2.1.b. Gli sbalzi termici
3.4.2.1.c. L'acqua e il vento
3.4.2.2. I fenomeni di origine chimica
3.4.2.2.a. La cristallizzazione salina
3.4.2.2.b. La dissoluzione e la riprecipitazione
3.4.2.2.c. Gli agenti inquinanti
3.4.2.3. I fenomeni di origine biologica
3.4.2.3.a. Gli organismi microscopici
3.4.2.3.b. Gli insetti
3.4.2.3.c. I vegetali
3.4.2.3.d. Gli agenti microbiologici
Note
4. Il progetto di conservazione e di utilizzo
1. La redazione del progetto
2. Proposte per un progetto esecutivo di conservazione
5. Tecniche di conservazione
1. Consolidamento di terreni di fondazione
2. Consolidamento delle fondazioni
2.1. Sottofondazioni continue
2.2. Sottofondazioni discontinue
3. Consolidamento di strutture verticali
3.1. Interventi di consolidamento «leggero»
3. 1. 1. Microcatene
3.1.2. Tiranti e cerchiature
3.1.3. Microcuciture
3.1.4. «Scuci-cuci»
3.2. Interventi di consolidamento «pesante»
3.2.1. Iniezioni di miscele consolidanti
3.2.2. Reticoli cementati
3.2.3. Paretine armate o intonaci portanti
3.2.4. Cordoli e pilastri in c.a.
3.2.5. Sostruzione muraria
4. Consolidamento di strutture in elevazione orizzontali e inclinate
4.1. Consolidamento di strutture orizzontali
4.2. Consolidamento di strutture inclinate spingenti
5. Tecnologie di risanamento conservativo di strutture invase dall'umidità: caratteri generali
5.1. Risanamento dall'umidità di risalita capillare con metodi indiretti
5.2. Risanamento dall'umidità di risalita capillare con metodi diretti
5.2.1. Sistemi ad intercettazione
5.2.2. Sistemi a sbarramento
5.3. Risanamento dall'umidità di condensazione
5.4. Sistemi di risanamento dall'umidità proveniente da fonti diverse
Note
Fonti delle illustrazioni


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