Il volume presenta una conversazione a più voci tra cultori di diverse discipline pedagogiche che s'interrogano su quali idee proporre a chi si prepara o è impegnato nel lavoro educativo per la valorizzazione e l'integrazione delle diversità personali, o diversabilità.
Il testo è articolato in sezioni: orientamenti, contesti, strategie, formazione .
Nella prima sezione vengono presentati i fondamenti e le prospettive pedagogiche dell'integrazione, con particolare attenzione alle disabilità (D'Alonzo); mentre Dettori riprende i contributi di autori: Delors, Gardner, Goleman, che hanno segnato il crinale del millennio tracciando prospettive di lavoro e riferimenti significativi per una aggiornata cultura dell'integrazione a tutto campo che consideri la diversabilità di tutti e di ciascuno.
I contesti in cui si concretizzano gli orientamenti verso l'integrazione presi in esame sono: la società nelle sue espressioni politiche (Pruneri); la scuola ed il curricolo che vi si sviluppa (Scurati); la rete sociale e dei servizi impegnati a prevenire e ridurre il disagio (Manca); il mondo del gioco e dello sport, metafora dell'integrazione e della vita stessa (Telleri).
Le forme- strategie della mediazione educativo-didattica vanno dalla narrazione (Arca) alle tecnologie (Rivoltella) e, soprattutto ai fini dell'integrazione di tutte le diversità, trovano nel lavoro di gruppo una via che va dal mutuo insegnamento, attraverso le proposte didattiche del novecento, all'attualità del cooperative learning.
Per la formazione degli operatori dell'integrazione viene prospettato un percorso che impegna le persone a confrontarsi in profondità, non solo a livello tecnico-cognitivo ma anche etico-sociale, con i problemi, anche grazie all'immedesimazione che il cinema può offrire (Agosti). Il percorso è centrato sulla valorizzazione e sull'esercizio della razionalità pratica tipica dei professionisti (Cappai) responsabilmente impegnati in un'azione, quella educativa, in cui vita e studio sono inestricabilmente intrecciati (Calidoni).
Nell'ambito della collana Scienze sociali, Solidarietà, Formazione , questo volume pedagogico-didattico pone l'accento sulle modalità con cui la solidarietà si realizza in campo formativo per l'attuazione della piena cittadinanza delle persone diversamente abili.
Giovanni Michele Cappai , dopo aver svolto attività d'insegnamento nella scuola primaria e di addetto alle esercitazioni didattiche nell'università, è ricercatore nel settore disciplinare e di Didattica e pedagogia speciale e docente di Metodologia e tecnica del lavoro di gruppo e della didattica speciale, presso l'Università di Sassari. Si interessa in particolare delle tematiche dell'integrazione, del lavoro di gruppo e della formazione dei docenti.