"Non sa una parola d'italiano" : è una frase che risuona sempre più spesso nella scuola e che accompagna il momento dell'accoglienza degli alunni immigrati. La difficoltà di tipo linguistico è quella maggiormente avvertita dagli insegnanti quando, sempre più frequentemente, si trovano di fronte ai nuovi iscritti: i bambini e i ragazzi della migrazione.
La comprensione della nuova lingua rappresenta certamente il primo ostacolo, ma al di là e oltre la lingua, i bambini stranieri assurgono in qualche modo a simbolo della diversità: dimensione educativa con cui ogni giorno, la scuola, è chiamata a confrontarsi.
I docenti hanno bisogno di poter contare su risorse specifiche, su strumenti innovativi, su percorsi di formazione, in una parola, hanno bisogno di aiuto: sostegno da parte dell'istituto e collaborazione degli Enti Locali.
Il libro, partendo da una felice esperienza realizzata nelle Marche con il progetto ministeriale A.L.I., propone idee, pratiche e percorsi che hanno consentito di sperimentare una diversa organizzazione scolastica, moduli per l'insegnamento dell'italiano come seconda lingua, piste di lavoro per una educazione interculturale in un clima di accoglienza.
Idee e suggerimenti da sperimentare, integrare, diffondere nella scuola aperta alle differenze e alle storie di tutti i bambini.