Quando una conseguenza del mercato globale potrebbe essere l'omologazione della cultura e dei comportamenti, è interessante capire come si possano attuare, in alternativa, politiche di tutela e valorizzazione delle identità locali.
Le questioni ambientali devono essere affrontate sulla base di una corretta pianificazione; nessuna risorsa può essere impiegata senza una chiara strategia di intervento sull'intero sistema ambientale e culturale di riferimento.
Non è superfluo rimarcare che queste strategie non possono essere elaborate all'esterno delle aree interessate se si vogliono affrontare con successo le istanze sociali ed economiche nel rispetto delle compatibilità ambientali.
L'assegnazione di valore al capitale naturale e la valorizzazione delle culture locali, richiedono schemi progettuali sempre più complessi. Bisogna cambiare l'approccio teorico e le prassi operative dei paesi ricchi, puntando sui vantaggi generati da forme di confronto e di cooperazione legate alla complessità sistemica, allo scambio e al reciproco arricchimento tecnico e scientifico.
Non più trasferimenti di risorse e di cultura ma co-operazione nel suo significato etimologico: operare congiuntamente con la consapevolezza di poter contribuire a risolvere i problemi locali traendo vantaggio per la reciproca formazione e sapienza.
È necessario ricondurre la soluzione dei problemi globali all'interno della logica dei centri di gestione locale, e ancora meglio alle reti di questi centri.
La conseguenza logica di questo ragionamento è che la prima azione concreta di cooperazione, propedeutica a qualsiasi intervento, dovrebbe essere la promozione di centri locali per la cooperazione, intesi come luoghi stabili di pianificazione ambientale partecipata, dal cui funzionamento gestionale dipende il buon esito dei progetti di sviluppo locale.
Maurizio Imperio (Catania, 1960) architetto e dottore di ricerca in pianificazione territoriale, è professore a contratto presso l'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Responsabile del laboratorio di trasformazioni ambientali 1 del CdL in Architettura dei giardini e paesaggistica; coordina le attività per la redazione del Piano del Parco Nazionale dell'Aspromonte . È impegnato nel campo della cooperazione internazionale non profit e dello sviluppo locale; sul tema ha pubblicato Le unità di paesaggio; Piano e gestione territoriale; e saggi in Ecolandia. Gioco e complessità; Sulla via della cooperazione decentrata. Cittadinanza e territori.