Le saette dei Tartari.

Fabio Minazzi

Le saette dei Tartari.

Il problema epistemologico dell'oggettività

Edizione a stampa

24,50

Pagine: 208

ISBN: 9788846458926

Edizione: 1a edizione 2004

Codice editore: 490.81

Disponibilità: Discreta

A volte può essere opportuno «ricorrere ad un negativo per proporre un positivo», secondo quanto insegnava un filologo come padre Giovanni Pozzi. Anche in ambio epistemologico occorre attraversare lentamente questo singolare paradosso, onde liberarsi, per quanto possibile, da numerosi e differenti “crampi mentali” ( à la Wittgenstein) che si sono ereditati da pur gloriose e feconde tradizioni di pensiero come il neopositivismo, le epistemologie post-neopositiviste, per non parlare poi della composita tradizione popperiana (da Popper a Lakatos incluso).

In questo volume, collocandosi dichiaratamente dal punto di vista dell’articolata tradizione della razionalismo critico europeo e guardando con particolare attenzione al lascito della lezione del criticismo kantiano, si indaga il problema epistemologico dell’oggettività della conoscenza. Ma per farlo non solo si vìola il dogma linguistico dell’empirismo logico (di cui sono analizzate talune sue più profonde inquietudini metafisiche), ma si indagano anche differenti ambiti conoscitivi, come quelli elaborati dalla psicanalisi (in vìolazione del dogma popperiano) e dalla medicina (in vìolazione del dogma teoreticista dell’epistemologia contemporanea). Queste diverse “escursioni” filosofiche si intrecciano con una considerazione critica dell’impostazione analitica, con l’intento dichiarato di porre le premesse positive per un neorealismo fenomenologico (e logico) in grado di sviluppare un oggettivismo trascendentale, secondo una libera e critica integrazione filosofica di differenti tradizioni concettuali.

La prospettiva critico-trascendentale, qui proposta e lumeggiata in negativo, attraverso il confronto con problemi conoscitivi e discipline che spesso vengono marginalizzate nel quadro di altre tradizioni di riflessione epistemologica, consente di sgombrare il campo da alcuni radicati pregiudizi teorici per delineare una diversa tensione critica sussistente tra il piano della conoscenza e quello della realtà, senza peraltro avere la pretesa di poter avanzare alcun modello epistemico esaustivo e intrascendibile. Al contrario, proprio la plastica mobilità storica del sapere umano, sempre finito e circoscritto, viene assunta quale orizzonte di riferimento privilegiato per rimettere in discussione la struttura stessa dell’oggettività della conoscenza, mostrando come un filosofo debba sempre essere aperto a diverse, intriganti e nuove possibilità concettuali.

Fabio Minazzi (Varese 1955), docente straordinario di Didattica della filosofia e Filosofia teoretica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Lecce, nonché docente di Filosofia (Teoria e storia del progetto) presso l’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana, ha pubblicato una quarantina di volumi (di cui è autore o curatore) e molteplici saggi storico-filosofici ed epistemologici. Nei suoi scritti si è occupato del problema del realismo, del dibattito epistemologico contemporaneo, della rivoluzione scientifica galileiana, del pensiero di filosofi come Giulio Preti, Karl Popper e Ludovico Geymonat, del problema della scuola italiana e della didattica della filosofia. Ha inoltre curato testi di Carlo Cattaneo, G. Preti, L. Geymonat, K. Popper e di Renato Dulbecco. È direttore della nuova serie della storica rivista di filosofia «Il Protagora».


Introduzione
Il problema epistemologico dell’oggettività
(Prologo: la matematica flatlandese; Un suggerimento metodologico di Abbott e il mito del framework; La natura dello spazio geometrico e il ruolo dei rapporti metrici; La geometria come scienza dell’implicazione; Reichenbach e l’interpretazione della “relatività della geometria”; La svolta relativistica dell’epistemologia contemporanea e il problema dell’oggettività; Un’alternativa epistemologica: la prospettiva di Kant; Una nuova problematica epistemologica; Giulio Preti: il “neorealismo” quale oggettivismo trascendentale; L’oggettività della conoscenza scientifica)
Le saette dei Tartari. Linguaggio e filosofia nella tradizione dell’empirismo logico
(La storicità nella prassi didattica; L’oblio dei testi filosofici e il pulviscolo dei classici; Una proposta per procedere “a gambero”; Linguaggio e filosofia; La “Wissenschaftliche Weltaussassung” neopositivista e la critica della metafisica; Tre differenti formulazioni del principio di verificazione; Il “filo rosso” della metafisica nella tradizione del positivismo; La scienza, la sua genesi e il problema del metodo scientifico)
Il problema epistemologico dell’oggettività della conoscenza e il Compendio di psicanalisi di Sigmund Freud
(Preambolo: demoni e quark secondo il relativismo epistemologico; L’alternativa kantiana e il problema dell’oggettività della conoscenza scientifica; La psicoanalisi come scienza e il Compendio di psicoanalisi di Freud)
Tra etica, medicina e filosofia: per una libera civiltà delle scienze
(Un antico suggerimento ippocratico; La medicina e il problema epistemologico del riduzionismo; Dal riduzionismo dogmatico al riduzionismo critico-ontologico; La medicalizzazione della medicina e le sue conseguenze; Per una civiltà delle scienze: il rapporto tra etica e medicina)
La mosca nella bottiglia. Filosofia analitica e classici del pensiero
(Insegnare a pensare?; La filosofia “abita” il filosofato; La filosofia analitica e la “presenza” dei classici; Importanza e fecondità della lezione del secondo Wittgenstein; Austin, la teoria degli atti linguistici, l’influenza di Aristotele e l’esigenza di una “fenomenologia linguistica”; Considerazioni conclusive)

Collana: Epistemologia

Argomenti: Epistemologia

Livello: Studi, ricerche

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