Autorevoli personalità hanno più volte ribadito che il progresso dell'umanità non può essere circoscritto alla sola scelta delle soluzioni tecniche più convenienti, ma che prerogativa dell'agire umano, in ogni campo, debba essere l'ancorarsi a precisi riferimenti di natura etica. Il problema etico è molto sentito anche in economia.
Questo libro vuole affrontare il rapporto esistente tra etica ed economia attraverso la disamina di uno strumento operativo capace di migliorare gli attuali standard di riferimento anche in campo economico: il codice etico.
I diversi punti di vista dai quali si osserva il fenomeno sono all'origine dei numerosi interventi nei quali gli autori (personalità di spicco del mondo accademico, sindacale, istituzionale, dell'alta consulenza e di importanti aziende) spiegano come l'etica, anche in campo economico, non sia "un di più" rispetto all'attività delle aziende o, peggio, un mero atteggiamento indotto da mode passeggere, ma, al contrario, una componente essenziale per la vita stessa delle imprese.
Il fine di questo testo è divulgare, in termini facilmente accessibili a tutti, questa prerogativa dei sistemi economici più consapevoli, laddove l'aspetto tecnico rappresentato dalla stesura di un codice etico costituisce solo il punto di arrivo e la consacrazione di principi etici riconosciuti e condivisi che sono stati posti alla base del codice stesso.
Il libro si articola in tre parti: la prima è dedicata ai rapporti esistenti tra etica, economia e codici etici; la seconda è incentrata su detti codici con la presentazione di importanti esempi operativi; nella terza, costruita in forma di appendice, si apre un'ampia panoramica sul concetto di etica diffuso negli Stati Uniti, così come si è sviluppato in rapporto agli avvenimenti che hanno caratterizzato la recente storia.
Giovanni Felici è consigliere AISL, sede di Roma, Area Sviluppo del Lavoro. Ha pubblicato in questa stessa collana Premesse ed evoluzione del bilancio etico-sociale (Franco Angeli, 2003).