Il tema dell'identità è fra i più discussi da sempre; senza non ci può essere l'esistenza della persona, sia intesa come individuo sia intesa come membro di un gruppo sociale. Di fatto, da Adamo che rivendica l'identità di figlio primogenito della divinità, ai figli di domani ancora allo stadio di embrioni congelati in provetta, l'identità continua a essere pressantemente di moda. Non solo per intime esigenze del singolo, o per obblighi statutari della comunità, ma anche per scelte politiche dei gruppi dominanti. Ed è in quest'ultima ipotesi che ne viene attualmente investita la scuola. A seguito della riforma scolastica, nell'ex scuola dell'obbligo, oggi dei diritti e dei doveri, le identità locali, regionali e nazionali vengono introdotte come educazioni trasversali.
Per svolgere il nuovo compito, gli insegnanti possono avvalersi di tutti gli strumenti di persuasione di cui dispongono, tra i molti, anche dei libri per ragazzi. Ed è ciò che è stato fatto nel presente lavoro; provare a entrare in un'immaginaria biblioteca scolastica in Sardegna e leggere alcuni dei libri per ragazzi di maggiore successo a partire dagli anni venti fino ai giorni nostri. Il quadro identitario che ne viene fuori è sconfortante: le identità locali sono solo folclore, quelle regionali sono retrive, quelle nazionali sono almeno due; divise tra chiesa e globalizzazione con lo stato che brilla per la sua assenza.
Ne consegue che la letteratura giovanile nega l'identità e va contro il dettato della legge di riforma. Ma, ovviamente, non è così semplice, non fosse altro perché ai libri per ragazzi non possono essere imputate colpe retroattive. Ciò che possiamo imparare, è che la letteratura giovanile insegna che l'identità, in nessuna delle sue aggettivazioni possibili, mai potrà essere imposta per legge: perché l'identità è figlia del dialogo e della pluralità.
Antoni Arca lavora insieme ai bambini dai primi anni ottanta; con loro ha scritto poesie, filastrocche, novelle, testi teatrali e perfino libri di storia locale. Con loro ha anche giocato a insegnare la lingua italiana, la lingua catalana, la lingua spagnola, la lingua inglese, la lingua sarda. È anche uno scrittore di libri per ragazzi, in lingua catalana e in lingua sarda. Dal 2000 insegna Letteratura per l'infanzia e Lingua catalana all'Università di Sassari. I suoi lavori più recenti sono dedicati al senso della letteratura giovanile
(Un genere a parte, 2003) e al lavoro dell'animatore alla lettura
(Sardegna, infanzia e letteratura oltre le sbarre, 2004).