L'intensità e la distrazione

Daniele Pittèri

L'intensità e la distrazione

Industrie, creatività e tattiche nella comunicazione

Edizione a stampa

28,50

Pagine: 240

ISBN: 9788846473004

Edizione: 1a edizione 2006

Codice editore: 244.16

Disponibilità: Discreta

Non si comunica tramite messaggi. Si comunica soprattutto producendo eventi, ossia realizzando qualcosa di intenso e di inatteso nello spazio, altrimenti incolmabile, che separa l'emittente dal ricevente. L'evento è una distrazione dalla superficie della comunicazione, dalla sua ovvietà: mettere in relazione. È ciò che fa emergere quello che il messaggio esclude, è ciò che concretizza l'assenza. Per questo la comunicazione è creativa, per questo i suoi processi, le sue strategie e i suoi risultati generano sorpresa, perché non smettono mai di sperimentare le relazioni più inattese e gli accostamenti più imprevedibili, perché non demordono dall'infiammarsi nel loro stesso consumo.
A partire dai primi decenni del XIX secolo, questa specifica qualità della comunicazione si è intensificata, innestandosi progressivamente - e facendosene tratto identitario - nei sistemi di produzione/consumo delle industrie culturali, fino a determinarne una radicale modificazione.
Il volume raccoglie le tracce di queste trasformazioni, ne registra le forme, le intensità e le dinamiche, ne censisce le utilità e le deficienze, lasciando emergere, in tal modo, una logistica delle dinamiche di produzione e di consumo dei processi comunicativi così come essi accadono dentro i media e nelle loro relazioni con le persone, le aziende, i territori e i mercati.

Daniele Pittèri, insegna Comunicazione politica alla Luiss-Guido Carli e Marketing e nuovi media all'Università di Napoli Federico II. Presidente di Lab.com. Laboratorio permanete di creatività e di comunicazione, da oltre quindici anni si occupa di strategie di immagine e di media events. Fra le sue pubblicazioni: Polaroid dal Pianeta Terra (Napoli, 1999); Fabbriche del desiderio (Roma, 2000); Cause Related Marketing (Roma, 2002); La pubblicità in Italia. Dal dopoguerra ad oggi (Roma, 2002); Archeologie della pubblicità (Napoli, 2003).


Presentazione
Parte I. La costruzione del mondo (come lo conosciamo oggi)
Introduzione. Tutte le cose del mondo
Primo quadro. Spazi vuoti da riempire percorrere vedere
(Uno, riempire percorrere; Due, percorrere vedere)
Secondo quadro. La scoperta del pubblico
Terzo quadro. Culture tecnologiche, tecnologie culturali
(Uno: domani è un altro giorno!; Due: la dinamite dei decimi di secondo)
Quarto quadro. La dissoluzione degli oggetti e la liberazione del tempo
Quinto quadro. La bussola della identità
(Uno. Paesaggi incerti; Due. La qualità delle relazioni; Tre. Le vocazioni del territorio)
Appendice. Catalogo non ragionato della postmodernità
Parte II. Medialogie
Le spire mortali del video
Frequenze vocazionali
La ragione e i sensi dell'industria
(Il milieu dell'impresa; Le occasioni della conoscenza; Le sensibilità dell'impresa)
Culture della cittadinanza e dei media
(Democrazie aggressive; Città globali; Qualità dei luoghi)
Considerazioni di Passaggio
(Due schermate; Sinestesie)

Contributi:

Collana: La cultura della comunicazione

Argomenti: Teorie e pratiche della comunicazione e dei media

Livello: Studi, ricerche

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