Gli opinionmaker liberali inglesi

Silvia Santagata

A cura di: Gian Mario Bravo

Gli opinionmaker liberali inglesi

Il fascismo e la Società delle Nazioni

Edizione a stampa

34,00

Pagine: 384

ISBN: 9788846483096

Edizione: 1a edizione 2007

Codice editore: 886.49

Disponibilità: Discreta

La ricerca si sviluppa lungo cinque capitoli, aventi come tema centrale il mondo composito del giornalismo inglese liberale e labourista nei suoi giudizi sul fascismo, tra l'avvio degli anni '20 e il 1939. L'opinione pubblica del Regno Unito fu informata correttamente, anche se le idee manifestate spesso furono settoriali e benché Luigi Sturzo, nel quindicennio dell'esilio londinese, contribuisse con intelligenza alla corretta comprensione della situazione.
Un ulteriore elemento di conoscenza fu offerto dalla partecipazione degli opinionmaker alla vita della Società delle Nazioni, che giocò un ruolo di primo piano in occasione dell'aggressione italiana all'Abissinia: la condanna, salvo cerchie ristrette di fascisti inglesi, fu pressoché unanime.
L'Autrice, con ricerche ed elaborazione originali, ricostruisce aspetti decisivi della comunicazione politica e apre squarci di sicura novità nella storiografia sulle relazioni anglo-italiane.

Silvia Santagata (1974-2006), laureata in Scienze Politiche, ha conseguito il dottorato di ricerca in Studi Politici Europei ed Euroamericani presso il Dipartimento di Studi Politici dell'Ateneo subalpino. Ha fruito di una borsa della Fondazione L. Firpo e ha quindi lavorato al Dipartimento di Economia S. Cognetti de Martiis. Ha pubblicato saggi su problemi della comunicazione e su questioni concernenti il mercato della cultura e il relativo dibattito, nonché sulle collaborazioni di Luigi Einaudi all'"Economist" e al "Corriere della Sera" durante il fascismo. È mancata alla vigilia dell'avvio di una fulgida carriera di ricerca.



Avvertenza
Gian Mario Bravo, Nella sua breve esistenza Silvia Santagata
Roberto Marchionatti, Un ricordo di Silvia Santagata
Giandomenica Becchio, La memoria di Silvia: nostalgia e rimpianto
Introduzione - Gli opinionmaker inglesi e il fascismo, 1919-1939
(Obiettivo della ricerca; Antifascisti italiani, intellettuali inglesi e Società delle Nazioni: un inconsueto triangolo di idee e di personalità; L'orientamento europeo del liberalismo inglese e l'interpretazione del fascismo; Le fonti; La ricerca)
"È un criminale, forse un grande criminale" vs "È un uomo di genio dato che l'ordine precede sempre la libertà": i dubbi del "Times" e il fascismo, 1919-1929
(Un quotidiano conservatore e il vecchio pregiudizio sull'Italia; Mario Borsa, corrispondente da Milano, 1919-1940; Un'improvvisa svolta liberale: il "Times" e il nuovo direttore H.W. Steed, 1919-1922; Geoffrey Dawson, successore di Henry Wickham Steed; "Verso la normalizzazione"; Una cauta presa di coscienza sul regime; Alla fine degli anni '20: un bilancio; Il dubbio risolto)
Luigi Sturzo e il fascismo: un problema interpretativo
(Da "fuoriuscito" a opinionmaker. L'esilio londinese di Luigi Sturzo, 1925-1940; Il "fuoriuscito"; L'opinionmaker, tra articoli e pubblicazioni; Rapporti ideali con la Società delle Nazioni; Sturzo e l'idea ecumenica di civilizzazione, 1927-1940; Appendice. Mosley, la "British Union of Fascism" e lo "Star")
L'economia fascista, tra corporativismo e lobby di potere. Le riviste economiche inglesi, 1926-1934
(L'illusione di una terza via; Il problema del corporativismo e gli osservatori anglosassoni; Gli organismi internazionali e il corporativismo; "The Economic Journal" ed "Economica". Il fascismo come problema economico; Un aspetto inedito del corporativismo nel "New Statesman"; Il laboratorio inglese sul corporativismo: l'"Economist", 1930-1935; "Fascism at Home": le lettere "to the Editor" di Salvemini e di Villari)
"La guerra della pagnotta". La stampa liberale inglese e il conflitto italo-abissino, 1935-1936
(Il contesto diplomatico di una guerra populista; Il "Moral embargo"; La guerra etiopica e il "Manchester Guardian"; La "Review of Reviews" e la "Mussolini's Abyssinian Adventure"; "To stop the war". Gli sforzi di Walter Layton e dell'"Economist"; "Looking for Trouble". L'opinione del "New Statesman"; "Critic" e la missione etiopica alla Società delle Nazioni)
Il fascismo e la Società delle Nazioni, 1936-1940
(Luca Pietromarchi e la delegazione italiana alla Società delle Nazioni; Murray e lo "Speaker": un progetto comune contro il fascismo; Il giudizio dell'"Economist" sul sistema di sicurezza collettivo; La posizione di Luigi Einaudi sulla Società delle Nazioni; Zimmern e la Società delle Nazioni)
Conclusione
Fonti
(Archivi e bibliografia; Fonti primarie; Letteratura secondaria; Riviste e giornali)
Indice dei nomi.

Contributi: Giandomenica Becchio, Roberto Marchionatti

Collana: Gioele Solari - Dipartimento studi politici dell'Universita' di Torino

Argomenti: Filosofia politica e sociale - Storia del giornalismo e delle comunicazioni di massa

Livello: Studi, ricerche

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