La sfida energetica ha imposto praticamente tutti i paesi industrializzati il perseguimento di almeno tre obiettivi: la diversificazione delle fonti di energia contenimento dell'incidenza del petrolio, l'abbassamento della dipendenza energetica dall'estero sviluppo della produzione nazionale, la riduzione dell'energia consumata a parità di output utilizzazione razionale dell'energia o "risparmio energetico".

L'analisi delle risposte date a questa sfida da tre paesi europei Francia, Repubblica Federale Tedesca e Regno Unito mette in luce la stretta connessione esistente con fattori totalmente specifici del singoli paesi tra cui esperienza di programmazione ed efficienza dei meccanismi relativi, solidità dell'apparato produttivo e garanzie del funzionamento del mercato, disponibilità in loco di risorse energetiche alternative precedentemente considerate ad alto costo, ma ha anche mostrato la rilevanza di un comune sforzo di innovazione nelle strutture economiche, nella tecnologia e nelle istituzioni di politica economica, tale da far uscire la politica energetica dagli ambiti di una politica settoriale per coinvolgere l'intero sistema economico a più livelli.

Augusto Ninni, ricercatore confermato all'Università Bocconi, ed Enzo Ruilani, professore associato di economia delle aziende industriali all'Università di Venezia, svolgono attività di ricerca presso l'istituto di economia delle fonti di energia dell'Università Bocconi di Milano.