Enrico Cuccia in Africa Orientale Italiana (1936-1937)

A cura di: Margherita Martelli, Maria Procino

Enrico Cuccia in Africa Orientale Italiana (1936-1937)

Il volume presenta il carteggio inedito tra Enrico Cuccia, funzionario del Sottosegretariato per gli Scambi e per le Valute, e il direttore generale delle valute, Alberto D’Agostino, nel periodo in cui Cuccia venne inviato in Africa Orientale Italiana (giugno 1936). Oltre a un affresco della vita del luogo, il testo sottolinea le difficoltà nel controllo delle risorse, i tentativi di frenare la speculazione, i complicati rapporti tra Roma e Addis Abeba…

Edizione a stampa

26,50

Pagine: 208

ISBN: 9788846490889

Edizione: 1a edizione 2007

Codice editore: 1792.102

Disponibilità: Limitata

Nel giugno del 1936 il giovane funzionario del Sottosegretariato per gli scambi e per le valute, Enrico Cuccia, veniva inviato in missione nell'appena conquistata Africa orientale italiana. Cuccia, ventinovenne, aveva già un'esperienza professionale maturata presso la Banca d'Italia e l'Iri, ma questa missione aveva caratteristiche politico-economiche peculiari: costituire le delegazioni del Sottosegretariato presso le cinque province dell'Impero svolgendovi con ciò un'attività ispettiva e di radicale riordinamento economico-valutario.
Attività che si prevedeva difficile non solo per la malcelata ostilità del governo coloniale del viceré Rodolfo Graziani, ma per le reazioni di quella fitta rete di interessi privati che si andava sedimentando attorno alla grande opera di costruzione delle infrastrutture dell'Impero. Cuccia doveva portarvi l'ordine economico, il rigore valutario: in una parola doveva difendere gli interessi pubblici, dello Stato, dall'illecita prevalenza di robusti interessi privati.
Ricevuto e sostenuto da Mussolini (all'inizio e soprattutto nel corso della sua difficile missione), Enrico Cuccia, dall'importante carteggio inedito intercorso con la direzione generale del Sottosegretariato, appare così un convinto fautore del protezionismo economico, rigorosissimo assertore e difensore dell'economia nazionale, aggiungendo con ciò uno specifico conforto tecnico al "consenso" che affiora in queste pagine da molteplici e non impercettibili tracce.
Un'immagine di Cuccia che può sorprendere solo chi ne circoscriva l'analisi agli anni di questo dopoguerra, durante e dopo l'agonia e la fine dello Stato nazionale col relativo sovvertimento di obiettivi economici e principi-guida.
Il carteggio qui pubblicato, oltre ad offrire pittoreschi squarci di vita coloniale, ne consente dunque un approfondito esame economico tramite un testimone d'eccezione già allora a contatto coi grandi protagonisti del tempo: Rodolfo Graziani, Alessandro Lessona, Giuseppe Cobolli Gigli, Felice Guarneri.

Margherita Martelli è funzionaria dell'Archivio Centrale dello Stato si è occupata di archivi di personalità della politica e della cultura tra i quali Carlo Levi, Giuseppe Emanuele Modigliani, Rodolfo Graziani, Vincenzo Torraca, Ugo La Malfa. Si interessa di archivi economici e di enti di ricerca.
Maria Procino è ricercatrice storico archivista. Ha pubblicato il volume Eduardo dietro le quinte. È impegnata in progetti di recupero e valorizzazione di archivi di personalità artistiche tra le quali Titina De Filippo, Isabella Quarantotti De Filippo, Enrico Maria Salerno, Francesco Rosi.



Paolo Simoncelli, Prefazione - Una memoria recisa: Enrico Cuccia, il protezionismo economico e lo Stato
Margherita Martelli, Maria Procino, Introduzione
Carteggio Enrico Cuccia - Alberto D'Agostino
Corrispondenza (1936-1937)
Bibliografia e fonti
Indice dei nomi
Indice delle istituzioni, degli enti, delle imprese.

Contributi: Paolo Simoncelli

Collana: Temi di storia

Argomenti: Storia politica e diplomatica

Livello: Studi, ricerche

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