L'elaborazione teorica e metodologica in campo di pianificazione territoriale è, in Italia, tra le più avanzate del mondo anche se la pratica politica spesso non procede di pari passo con la riflessione critica. Nonostante l'elevato livello degli studi è inoltre mancata, fino a oggi, un'opera che raccogliesse in modo sistematico teorie e metodologie. A questa carenza si propone, di rispondere l'Enciclopedia di urbanistica e pianificazione territoriale, che vuole essere momento di incontro tra lo sviluppo della strumentazione pratica e, appunto, la riflessione più avanzata nel settore.
Nella pianificazione territoriale si sono sempre fronteggiati un approccio tutto teso al "disegno" del territorio e uno che privilegia l'uso di strumenti quantitativi. La pianificazione risulta per noi processo complesso, che richiede apporti convergenti di varia natura e facenti capo a discipline diverse: questa concezione impone che l'Enciclopedia non trascuri una parte di strumentazione statistica e matematica che, con alterne fortune, è stata parte del processo di pianificazione.
Il volume costituisce di fatto un testo di matematica e statistica per urbanisti. Esso è costruito in modo tale da permettere un percorso completo all'interno di tali discipline, tuttavia il peso assegnato alle varie parti tende a privilegiare sia la strumentazione più usata nei processi di analisi e pianificazione del territorio, sia quelle parti "innovativi" che sono parse le più utili e/o le più recentemente acquisite all'interno degli studi territoriali. Siamo dunque in presenza di un manuale di matematica e statistica per urbanisti non solo per il fatto che gli "esempi" riguardano questioni attinenti l'analisi e pianificazione territoriale, ma soprattutto perché si sono privilegiati quegli aspetti che" meglio o più frequentemente di altri vengono usati in questo settore.
La parte dedicata alla matematica e statistica per urbanisti è la più consistente del volume e trova conseguente conclusione nella trattazione della "simulazione", una tecnica che sempre più tende ad espandersi nel settore territoriale: l'attenzione, infatti, è ormai rivolta non alle generiche conseguenze del processo di pianificazione, ma ad una analisi di dettaglio di tali conseguenze.
Il volume comprende infine una trattazione dei problemi posti, sul piano fattuale e teorico, dalla costruzione di "banche dati locali" a fini territoriali. Si tratta di uno strumento sempre più richiesto, che può indubbiamente svolgere un ruolo molto importante nei processi di governo delle trasformazioni territoriali, ma che spesso è stato mitizzato, oltre che raramente realizzato. In questa sede, oltre ad esporre esperienze italiane e straniere, se ne analizzano fondamenti e problemi.