Reazioni tricolori.

Marco Ciardi

Reazioni tricolori.

Aspetti della chimica italiana nell'età del Risorgimento

Scienza e politica rappresentarono durante il Risorgimento due aspetti complementari di un più ampio progetto di rinnovamento della cultura italiana, che iniziò concretamente a definirsi durante le celebri Riunioni degli Scienziati Italiani, alle quali i chimici dettero un importante contributo. Nel corso dell’età del Risorgimento difatti i chimici svolsero un ruolo di primo piano nella costruzione dello stato unitario, non soltanto per l’importanza della loro attività di ricerca, ma anche per l’impegno in campo politico e istituzionale.

Edizione a stampa

26,50

Pagine: 208

ISBN: 9788856817652

Edizione: 1a ristampa 2011, 1a edizione 2010

Codice editore: 1501.111

Disponibilità: Discreta

Pagine: 208

ISBN: 9788856821611

Edizione:1a edizione 2010

Codice editore: 1501.111

Possibilità di stampa: No

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Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

A partire dalla fine del Settecento, il Tricolore venne adottato come simbolo della libertà e della nazione italiana. Il 14 marzo 1861 il Tricolore diventò la bandiera dell'Italia unita.
Nel corso dell'età del Risorgimento i chimici svolsero un ruolo di primo piano nella costruzione dello stato unitario, non soltanto per l'importanza della loro attività di ricerca, ma anche per l'impegno in campo politico ed istituzionale. Oltre a produrre contributi teorici di eccezionale livello e notevoli lavori sperimentali, i chimici italiani furono impegnati in prima linea, dai moti rivoluzionari alle guerre d'Indipendenza. Molti, inoltre, spesso costretti all'esilio per ragioni di natura politica, operarono per un certo periodo all'estero, contribuendo in questo modo a mantenere viva un'importante circolazione delle idee scientifiche e politiche tra l'Italia e le altre nazioni europee.
Scienza e politica rappresentarono due aspetti complementari di un più ampio progetto di rinnovamento della cultura italiana, che iniziò concretamente a definirsi durante le celebri Riunioni degli Scienziati Italiani, alle quali i chimici dettero un importante contributo. È significativo, in questa prospettiva, che il 1860 abbia visto contemporaneamente realizzarsi l'Unità d'Italia ed il massimo trionfo della nascente scuola chimica nazionale al Congresso di Karlsruhe, in Germania, con il riconoscimento a livello mondiale dell'ipotesi molecolare del torinese Amedeo Avogadro, grazie all'opera del palermitano Stanislao Cannizzaro, il quale fu, al tempo stesso, scienziato e patriota.
Questo libro ci restituisce il lato migliore di una disciplina, oggi spesso bistrattata, fondamentale per la crescita culturale del paese, amata non solo dagli scienziati, ma anche dagli uomini di lettere, fra cui Giacomo Leopardi.

Marco Ciardi è professore associato di Storia della Scienza e della Tecnica all'Università di Bologna. Ha al suo attivo oltre cento pubblicazioni, fra cui circa venti volumi, tra monografie, curatele ed edizioni di opere. Fra gli ultimi libri si ricordano: Amedeo Avogadro. Una politica per la scienza (Roma 2006); Breve storia delle teorie della materia (Roma 20082); Esplorazioni e viaggi scientifici nel Settecento (Milano 2008).



Introduzione
Spallanzani, Volta e Lavoisier
Rivoluzione e restaurazione chimica
(Amedeo Avogadro; Joseph De Maistre)
La chimica e gli uomini di lettere
(Xavier De Maistre; Giacomo Leopardi; Silvio Pellico)
La chimica e le Riunioni degli Scienziati Italiani
(Carlo Cattaneo e la nomenclatura chimica; Sviluppi della chimica nei primi decenni dell'Ottocento; Scontri e dibattiti chimici)
Francesco Selmi e Ascanio Sombrero: chimica, tecnologia e politica
Gli scienziati italiani, Cannizzaro e l'eredità di Avogadro
(L'ipotesi di Avogadro in Italia; Mossoti; Matteucci; La Riunione degli Scienziati Italiani di Torino; La questione dell'acido borico; Melloni e Piria; Vincenzo Gioberti e l'Università di Pisa; Cannizzaro)
Borodin, Mendeleev e la chimica italiana
Indice dei nomi.

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