Fenomenologia di una crisi antropologica.
Un mese di sociale 2011
Contributi
Giuseppe De Rita, Giuseppe Roma
Traduttori
Lista Contributi
Dati
pp. 80, 1a edizione 2011 (Codice editore 139.27)
Tipologia: Edizione a stampa
Prezzo: € 15,00
Disponibilità: Buona

Tipologia: E-book (PDF) per PC, Mac, Tablet
Prezzo: € 11,99
Possibilità di stampa: No
Possibilità di copia: No
Possibilità di annotazione: Si
Formato: PDF con DRM per Digital Editions
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In breve
La riflessione del Censis “Un mese di sociale/2011” si focalizza sulla profonda crisi sociale che stiamo attraversando, che manifesta sempre più una natura antropologica, con un disagio individuale e un ripiegamento collettivo che non si lasciano interpretare attraverso i consueti schemi dell’analisi sociale ed economica.
Presentazione del volume
Fenomenologia di una crisi antropologica è il titolo dell'appuntamento di riflessione del Censis "Un mese di sociale/2011". La profonda crisi sociale che stiamo attraversando appare sempre più di natura antropologica, con un disagio individuale e un ripiegamento collettivo che non si lasciano interpretare attraverso i consueti schemi dell'analisi sociale ed economica.
La crescente sregolazione delle pulsioni, il rinserramento individuale e l'indifferenza collettiva, il rattrappimento nel presente, sono i segnali della crisi di una mitologia che ha animato in passato i processi di sviluppo socio-economico. Una possibile rassegna dei miti che non funzionano più contempla: l'estinzione del desiderio e piuttosto il primato della logica di offerta capitalistica di prodotti e servizi, il disfacimento della cultura del dono e del sacrificio in vista del bene comune, l'evaporazione della figura del padre, l'indebolimento dell'autorità della legge e delle istituzioni, con il declino della lunga e fruttuosa parabola del soggettivismo.
Indice
Giuseppe Roma, Introduzione
La crescente sregolazione delle pulsioni
(Le pulsioni da allentamento delle regole; L'impossibilità di regolare le pulsioni: vecchie e nuove forme di dipendenza; L'irresistibile pulsione all'apparenza del corpo; La coazione al consumo senza desiderio; La pulsione a una relazionalità virtuale)
Tra rinserramento individuale e indifferenza collettiva
(Strategie di adattamento: l'imitazione; Disco verde alle proprie pulsioni; L'insensibilità; I fortini personali: il cerchio degli affetti familiari; I fortini personali: la casa come tana; Il rinserramento virtuale; Oltre il panico)
Il rattrappimento nel presente
(Scollegati dal passato e dal futuro; I caratteri del presentismo)
I miti che non funzionano più
(I meccanismi del disagio antropologico; Il padre ludico e i "no" che aiutano a crescere; L'insegnante deluso e la riscoperta della relazionalità; Il sacerdote al tempo del soggettivismo etico; Una più blanda traiettoria del consumo; Aspettative per un benessere non più crescente)
Giuseppe De Rita, Conclusioni.
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