Turismo, memoria e tratta degli schiavi

Elisa Magnani

Turismo, memoria e tratta degli schiavi

L'heritage come strumento di sviluppo locale in Africa

Iniziata come progetto relativo all’isola di Gorée (Senegal) e poi di Ilha de Moçambique (Mozambico), questa ricerca, incentrata sul tema del patrimonio culturale come risorsa turistica, ruota con diverse sfumature attorno al concetto generale di “isola degli schiavi”, ossia quei luoghi insulari che hanno avuto un ruolo chiave nel corso della tratta degli schiavi e che di questo episodio portano ancora tracce architettoniche e culturali.

Edizione a stampa

21,00

Pagine: 160

ISBN: 9788856849561

Edizione: 1a edizione 2013

Codice editore: 1805.28

Disponibilità: Buona

La tratta degli schiavi, imponendo un movimento forzato di milioni di individui dal continente africano verso le Americhe, i Caraibi e l'Asia, ha prodotto effetti demografici, sociali e politici non solo nelle zone di cattura ma anche nei luoghi di arrivo, dando vita a una delle più grandi comunità diasporiche al mondo. Per queste comunità la riscoperta delle origini africane è spesso associata all'idea di viaggio: da un viaggio, la tratta degli schiavi, ha avuto origine la loro nuova identità; con un altro viaggio, il turismo, ripercorrono, secoli dopo, le rotte di quel primo viaggio, alla ricerca di un'origine perduta e spesso mitizzata, visto che l'Africa dell'epoca della tratta non esiste più ma è rimasta viva quale metafora politica, culturale e spirituale.
I luoghi associati alla tratta degli schiavi, tuttavia, non attirano esclusivamente turisti diasporici, ma anche un più vasto numero di turisti culturali per i quali essi rappresentano un'occasione di riflessione sul passato e sul ruolo del dialogo interculturale nelle società moderne. La memoria diventa così un espediente per promuovere lo sviluppo turistico, ricavando da una tragedia passata la possibilità di migliorare le condizioni di vita delle popolazioni attuali.
Seguendo un approccio di studio prettamente geografico, il volume presenta un'analisi originale di un fenomeno, il turismo della memoria nei luoghi della tratta degli schiavi, attraverso un percorso che si dipana attorno a molteplici temi (turismo, cultura, sviluppo locale, immaginari turistici, memoria) e descrive la particolare realtà di due piccole isole africane: Gorée, in Senegal, e Ilha de Moçambique, in Mozambico. In questi luoghi la tratta degli schiavi sta conoscendo una riproposizione intesa a valorizzarne la memoria attraverso il turismo culturale, tema particolarmente caro all'Unesco e che potrebbe offrire grandi opportunità di sviluppo ai paesi che di quella memoria sono portatori.

Elisa Magnani, ricercatrice di Geografia presso il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell'Università di Bologna, studia da anni il turismo culturale e della memoria nonché le sue implicazioni per lo sviluppo locale. Su questo tema ha condotto diverse missioni sul campo in Senegal e Mozambico. Si è occupata anche di strategie di conservazione dell'ambiente in Africa sub sahariana, di buone pratiche per l'integrazione sociale e il dialogo interculturale, e di didattica della Geografia.



Introduzione
Parte I. Cultura, turismo e isole
Turismo e cultura
(Cultura e turismo; Sostenibilità e turismo; Immagine e turismo; Memoria e turismo)
Turismo, isole e sviluppo locale
(Isole e insularità; Il fascino turistico delle isole; La territorializzazione insulare turistica)
Parte II. I casi di studio
Gorée
(Aspetto fisico e posizione; Gorée e la sua storia; Aspetti della cultura dell'isola; Il turismo a Gorée )
Ilha de Moçambique
(Aspetto fisico e posizione; Ilha e la sua storia; Aspetti della cultura dell'isola; Il turismo a Ilha de Moçambique)
Conclusione. Turismo, cultura e memoria: Gorée e Ilha de Moçambique a confronto
Riferimenti bibliografici
Sitografia.

Contributi:

Collana: Turismo, consumi, tempo libero

Argomenti: Sociologia dell'ambiente, del territorio e del turismo

Livello: Studi, ricerche

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