Architettura e jazz

Giovanni Maria Filindeu

Architettura e jazz

Il volume indaga il rapporto tra l’architettura e la musica jazz soffermandosi su come quest’ultima sia in grado di proporsi come modello per il controllo dei processi di trasformazione dello spazio.

Edizione a stampa

16,50

Pagine: 128

ISBN: 9788891768650

Edizione: 1a edizione 2018

Codice editore: 1126.1.3

Disponibilità: Discreta

Pagine: 128

ISBN: 9788891776808

Edizione:1a edizione 2018

Codice editore: 1126.1.3

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Pagine: 128

ISBN: 9788891776815

Edizione:1a edizione 2018

Codice editore: 1126.1.3

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: ePub con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

L'idea di associare la costruzione controllata dello spazio alla composizione musicale attraverso regole armoniche e proporzioni comuni non è mai definitivamente tramontata e la suggestiva definizione goethiana dell'architettura, intesa come musica congelata, intercetta ancora oggi la sensibilità di molti.
Tuttavia la gestione della complessità e la capacità previsionale sembrano attualmente convivere con difficoltà all'interno del progetto contemporaneo. Assorbire o proporre rapidamente un cambiamento significa per l'architetto fare affidamento sulle proprie capacità di reazione e adattamento, coltivando il senso del possibile e mostrando, in sostanza, l'abilità di improvvisare.
Se in passato la musica era in grado di fornire analogie significative con il progetto di architettura, cambiato quest'ultimo, è ancora in grado oggi di contribuire all'indagine sul progetto dello spazio, magari attraverso altri modelli rispetto a quelli della classicità?
Tra le diverse forme musicali, il jazz assorbe e realizza un metodo che pone l'improvvisazione al centro delle proprie ragioni costitutive.
Il testo indaga il rapporto tra l'architettura e la musica jazz soffermandosi su come quest'ultima sia in grado di proporsi come un modello per il controllo dei processi di trasformazione dello spazio.

Giovanni Maria Filindeu, PhD in progettazione architettonica e professore a contratto presso il DADU, Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell'Università di Sassari, e l'ISIA, Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Urbino, alterna la ricerca e la didattica alla progettazione. È stato premiato in numerosi concorsi internazionali: tra i tanti ricordiamo il Premio del Paesaggio indetto dalla Regione Sardegna nel 2012. Pubblica regolarmente articoli e saggi, tiene workshop e conferenze presso molteplici istituzioni e università italiane. Come musicista, ha insegnato presso il conservatorio Luigi Canepa di Sassari, suona in diverse rassegne internazionali e incide dischi. Dal 2013 è docente all'interno dei seminari internazionali invernali di Nuoro Jazz.

Spazio e tempo nell'opera musicale
(Il modello spaziale di Florenskij; Le trasformazioni e la nascita del modello temporale; L'ordine temporale nell'opera musicale; I limiti della percezione cosciente dell'ordine temporale; Transizioni, distrazioni e passaggi nella percezione e comprensione dell'opera d'arte; Il pubblico come soggetto attivo nel processo creativo)
Spazio e tempo nel jazz
(Il jazz introduce l'improvvisazione; Improvvisazione e immaginazione; Partecipazione all'opera d'arte; Esecutore e performer; Le tre traduzioni dell'opera musicale; Lo spazio di confine nella performance artistica; Dal sostantivo al verbo, la componente dinamica del jazz; Lo spazio del jazz, un ambiente in continua trasformazione; Il funzionamento comunicativo della musica)
Improvvisazione e progetto
(La disponibilità al cambiamento, creatività e necessità; Improvvisa-azione; Il tempo del progetto; Just in case vs just in time planning: due approcci a confronto; Introduzione alla velocità; Dromologia del progetto)
Il progetto del progetto
(La rappresentazione del progetto; Macchine per istruzioni. L'utilizzo dei diagrammi nella costruzione del progetto; Il comportamento diagrammatico del jazz e la convergenza con il progetto di architettura; Forze in movimento. Anthony Braxton e i diagrammi; Swingin' Sejima)
Bibliografia.

Collana: Metodi del territorio

Argomenti: Progettazione architettonica e urbana

Livello: Studi, ricerche

Potrebbero interessarti anche