I contributi presentati in questo volume echeggiano tra di loro come un gioco di risonanze che travalicano ogni confine tra discipline per scavare tra le radici dell'umanità.
Il testo è diviso in tre parti idealmente collegate da una comune prospettiva sui bambini e sul loro modo conoscere e di entrare in relazione col mondo con gli occhi delle scienze e delle arti. L'approccio olistico, la curiosità e l'immaginazione, la libertà esplorativa e il piacere di creare connessioni tra le cose su piani diversi coinvolge totalmente singoli soggetti e gruppi, menti e corpi secondo una logica che rende impossibile segnare una demarcazione netta tra scienza e arte, soprattutto quando si parla di bambini.
Nello stesso tempo, scegliere, da adulti, di guardare la realtà in modo multiprospettico può aiutare a cogliere, con occhi mobili, particolari preziosi e illuminanti di fenomeni, processi e oggetti in una cornice in cui trovano spazio emozioni e desiderio. Questo comporta, soprattutto per la prima infanzia, la messa a punto di strategie educative adatte a promuovere l'apprendimento e lo sviluppo di capacità e di modalità d'elaborazione del pensiero differenti tra di loro, capaci d'adattarsi a realtà fluide e polifoniche con più strumenti e maggiori sensibilità, mantenendo parallelamente la meraviglia e la capacità d'improvvisare e anche di immaginare mondi nuovi.
Elena Mignosi è professore associato di Pedagogia generale e sociale nell'Università di Palermo dove insegna Teorie, strategie e sistemi dell'educazione, Pedagogia della corporeità e Pedagogia della musica. Ha una formazione quadriennale in terapia sistemico-familiare ed è danza-movimento terapeuta APID. Tra le sue pubblicazioni,
Segnare, parlare, intendersi: modalità e forme, Mimesis, 2012;
La formazione dei formatori e la danza movimento terapia, Fondazione Nazionale Vito Fazio-Allmayer, 2008;
Formare in laboratorio. Nuovi percorsi universitari per le professioni educative, FrancoAngeli 2007.
Gianni Nuti è professore associato di Didattica generale e Pedagogia speciale presso l'Università della Valle d'Aosta, dove insegna Pedagogia dell'integrazione. Dopo vent'anni di carriera e di insegnamento in Conservatorio, ha pubblicato decine di saggi e articoli per riviste nazionali e internazionali e volumi collettanei sul valore dell'espressività e delle arti per la crescita e la promozione umana. Tra le più recenti monografie, per Eme-Harmattan
Pedagogia dell'Appartenenza (2019), per FrancoAngeli
Vorrei una scuola con i suoni del mare (2019) e
Didattica del pensiero creativo (2014), per Polistampa Università
In un nido di suoni 1.0 e 2.0 (2014 e 2016) insieme a Manuela Filippa.
www.gianninuti.it