Trame sottili

A cura di: Emanuela Mancino

Trame sottili

Voci diverse per un vestiario sentimentale

Questo testo recupera il senso poetico dei nostri legami con gli indumenti e con la stoffa del mondo. Nei vestiti impariamo a intravedere la possibilità di riconoscerci, di risvegliare la loro e la nostra storia, di ripercorrere quelle trame che ci permettono di parlare il linguaggio delle appartenenze. Questo libro si rivolge a chi voglia provare a sottrarre le cose al loro apparente silenzio, percorrendo nuove dicibilità educative, rivolte alla storia di sé come alla storia di altri.

Pagine: 218

ISBN: 9788835130444

Edizione:1a edizione 2021

Codice editore: 10449.2

Informazioni sugli open access

Le cose - e ancor più gli abiti e i tessuti - possiedono un di più d'essere, una sorta di cavità in cui rimangono traccia e impronte di chi le usa, le ha usate o le ha create, desiderate o scelte. Inoltre, nel loro spazio, troviamo la nostra capacità di dare parola alla loro e alla nostra presenza.
Gli abiti possiedono la particolare proprietà di portarci sulla scena del mondo con il nostro corpo, di farci uscire da una condizione di sparizione, sottrazione o di nuda intimità.
Questo testo recupera il senso poetico dei nostri legami con un sentire originario che situa nell'esperienza del corpo, dei suoi valori simbolici, la forza e la voce dei nostri vincoli con gli indumenti e con la stoffa del mondo. I vestiti, da oggetti d'uso, tornano a essere mondo quando impariamo a intravedere in essi la possibilità di riconoscerci, di risvegliare la loro e la nostra storia, di ripercorrere e intrecciare quelle trame sottili che ci permettono di parlare il linguaggio delle appartenenze.
Le voci di questo testo plurale si collocano all'interno di un ampio e durevole impianto di ricerca che si inserisce in un approccio filosofico all'estetica dell'esperienza e all'aspetto poetico-metaforico dell'esistenza.
Questo libro si rivolge a chi già abbia provato o voglia provare a sottrarre le cose al loro apparente silenzio, percorrendo nuove dicibilità educative, rivolte alla storia di sé come alla storia di altri, attraversando una pedagogia del quotidiano che aspetta solo di aver voce, per poter dar luogo a orizzonti di senso che si vestono e ci vestono di intimità quando ci accorgiamo di saper dare - ed abitare - spazi inediti anche a ciò che è prossimo, così vicino da diventare - a volte - invisibile.
Il testo è corredato da un'appendice di possibile sperimentazione della metodologia di biofotonarrazione messa a punto dal gruppo di ricerca sulle Trame educative: il vestiario sentimentale.

Con i contributi di: Elisa Asnaghi, Maria Laura Belisario, Cristian Bonomi, Ornella Castiglione, Elvis Crotti, Giovanna Del Grande, Barbara Di Donato, Monica Gilli, Mario Turci, Cristiano Sormani Valli, Silvia Vergani.

Emanuela Mancino insegna Filosofia dell'educazione e Pedagogia della comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca. Dirige il Laboratorio di Filosofia e Pedagogia del cinema e la Scuola di Autobiografia presso la Casa della Cultura di Milano. Si occupa di estetica ed etica dell'educazione, di poetica e narrazione, di filosofia e pedagogia del cinema, di scrittura. Tra le sue ultime pubblicazioni: A perdita d'occhio. Riposare lo sguardo per una pedagogia del senso sospeso (Milano, 2014); Lì, dove ci incontriamo. Appunti per una pedagogia dell'imprevisto (Barletta, 2020); Guardare (Assisi, 2020); Il filo nascosto. Gli abiti come parole del nostro discorso col mondo (Milano, 2021) di cui questo testo è l'ideale seguito e sviluppo.

Emanuela Mancino, Stoffe che parlano. Il dialetto privato degli abiti
Silvia Vergani
, Una storia s-cucita addosso. L'abito come permanenza, variazione e resistenza del tessuto di noi
Cristiano Sormani Valli
, Abitare un'identità. La maschera che siamo
Maria Laura Belisario
, Adatto a cosa? Le storie, i simboli, i tabù ereditati transgenerazionalmente: prospettiva pedagogica e psicanalitica a confronto
Monica Gilli
, Narrare gli abiti. Dimorare e prender forma tra mantelle e scarpe scarlatte
Mario Turci
, Abiti, pratiche del quotidiano, valigie e armadi come contenitori esistenziali, dimensioni della cura (di sé e del prossimo)
Giovanna Del Grande
, La seconda pelle
Elisa Asnaghi
, Guardaroba di parole
Cristian Bonomi
, Soglie di parola mosse dal vento. Abito, taglio del linguaggio, corpi scritti e gesto genealogico
Ornella Castiglione
, Con o senza vestiti. Il ruolo degli abiti nelle arti visive tra Rinascimento e modernità
Barbara Di Donato
, BioFotoRacconto
Elvis Crotti,
As it may be. BioFotoRacconto: un metodo autobiografico
Emanuela Mancino
, Vestiario sentimentale. Un esempio di BioFotoRacconto
Elisa Asnaghi, Maria Laura Belisario, Cristian Bonomi, Ornella Castiglione, Elvis Crotti, Giovanna Del Grande, Barbara Di Donato, Monica Gilli, Raffaella Margiotta, Cristina Maurelli, Leonardo Pastore, Mario Turci, Cristiano Sormani Valli, Silvia Vergani, Anna Vitale,
Gli autori, Fotografie e parole.

Potrebbero interessarti anche